imperiale
Ricorre nel quarto trattato del Convivio, e una sola volta nelle Rime. È attribuito a pochi termini e unicamente in senso proprio, senza corrispondenze nelle opere latine, tranne un esempio del tutto isolato (imperialis auctoritas, in Mn III XIII 3).
In Rime LXXXIII 14 leggiadria... fa degno di manto / imperial colui dov'ella regna, il " manto imperial sta per indicare il supremo grado di eccellenza che può raggiungere l'uomo nella vita attiva " (Barbi-Pernicone).
Negli esempi del Convivio i. è assegnato a ‛ officio ' (IV III 6, IX 1 e 2, X 5); ‛ maiestade ' (III 10, IV 1 e 7, VI 1 [due volte] e 2, VIII 4, 5 e 16, IX 1); ‛ autoritade ' (IV 7, VI 17 e 18, VII 1, IX 1); ‛ arte ' (IX 14, 15 e 16); ‛ sentenza ' (IX 15); ‛ giudicio ' (IX 15). Il senso dell'aggettivo può riferirsi di volta in volta ora all'impero come istituzione, ora alla persona dell'imperatore, ora a entrambi.