impetrare
Nel senso di " ottenere con preghiere ", con costrutto transitivo, in Pg XIX 95 se vuo' ch'io t'impetri / cosa di là ond'io vivendo mossi, e, nella forma passiva, in Pd XXXII 147 orando grazia conven che s'impetri / grazia da quella che puote aiutarti, " con efficace enjambement da una terzina all'altra " (cfr. Petrocchi, ad l.).
L'infinito è sostantivato in Pg XXX 133 Né l'impetrare ispirazion mi valse, / con le quali... in sogno... / lo rivocai: " né l'ottenere, pregando, da Dio buone ispirazioni (si allude alle ‛ visioni ' di cui nella Vita Nuova) giovò a rimetter D. sulla retta via ". Per la variante l'impetrate ispirazion mi valse, " né mi valsero le impetrate ispirazioni ", cfr. Petrocchi, ad locum. Il valore di i. è controverso in If XXIII 27 S'i' fossi di piombato vetro, / l'imagine di fuor tua non trarrei / più tosto a me, che quella dentro 'mpetro, " contengo et abbo " (Buti), " ricevo, prendo la tua immagine interna " (Cesari). Il Torraca chiosa invece " ritraggo in pietra, scolpisco ", risalendo al valore del denominale ‛ impetrare '.
Il valore di " desidera e consegue " il Contini attribuisce al verbo, che compare in rima, in Rime CIII 3 questa bella petra... ognora impetra maggior / durezza e più natura cruda, pur non escludendo che possa intendersi " impietrare ", " racchiudere in pietra " (v. voce seguente).