IMPIALLACCIATURA (o impellicciatura; fr. placage; sp. chapeado; ted. Fournierarbeit, Holzbelag; ingl. veneer)
Si dà questa denominazione al rivestimento che si fa con assicelle molto sottili di legnami nobili su legnami comune. Analogamente così si designa l'applicazione di sottili lastre di mamo su pietre in modo da costituire una superficie di bell'aspetto e di fine lavorazione simulando la massa compatta della materia.
L'uno e l'altro sistema sono stati in gran voga nel Settecento, sia nei mobili (come armadî, consolles, ecc.), sia negli zoccoli delle sale, negli altari e nella restante suppellettile delle chiese; e il virtuosismo degli artefici ha saputo adattare il rivestimento a superficie curve e modanate, e ha intrecciato i singoli elementi in modo che formassero vaghi disegni le venature dei legni o dei marmi colorati. Ritorna ora in onore questa tecnica in corrispondenza delle attuali tendenze nella decorazione e nell'arredamento, che sostituiscono alle sagome e agl'intagli le superficie lisce e lustre sia nelle pareti sia nei mobili rigidamente tagliati.
Affine all'impiallacciatura è la formazione del cosiddetto legno compensato, anch'esso usatissimo nella moderna ebanisteria. Si ottiene incollando, con colle di grande resistenza e imputrescibili (fatte ordinariamente a base di caseina o d'albumina), fogli sottilissimi, con spessori da 3/10 di mm. a 2 o 3 mm., di varî legnami; e la scelta delle essenze e il modo con cui s' incrociano le fibre degli strati sovrapposti assicura che il materiale non avrà a spostarsi o a incurvarsi per effetto delle variazioni di temperatura o del grado idrometrico.
Il compensato, come rivestimento, si trova in commercio in fogli di m. 3 × 1,50. Viene anche adoperato per costituire tramezzi per divisione di locali, disponendo due strati che racchiudono l'armatura, o anche per infissi di porta, con un unico strato di forte spessore. I legni da rivestimento comunemente ora adottati nel compensato e, più in generale nell'impiallacciatura sono tra le specie più decorative il noce, l'acero il faggio, il mogano, il sicomoro, il palissandro, l'okoumé.