imprimiero
Come aggettivo in luogo del semplice ‛ primiero ' (v.) è forma non inconsueta, a cominciare dai siciliani e poi nei toscani.
In D. solo in Rime LXIX 3 una [donna] ne venia quasi imprimiera, dove, accanto al valore di " prima ", c'è l'indicazione di una preminenza per bellezza, virtù e dignità: " la prima, la principale. Il quasi fa capire che il veder questa donna andare avanti alle altre dava l'impressione che fosse di dignità preminente (Barbi-Maggini).
Bibl. -Circa l'identificazione della donna, v. BARBI-MAGGINI, Rime 266-267.