impumone
s. m. Imputato di un reato connesso a quello giudicato in un processo, nel corso del quale viene chiamato a deporre in qualità di testimone.
• Il corvo sta per trasformarsi in «impumone», un genere ibrido che nel gergo degli avvocati indica chi sta a metà tra l’imputato e il testimone. Potrebbe essere questa l’odierna metamorfosi di Alberto Vannini che stamattina all’interrogatorio davanti al pm Luigi Persico rivelerà che fu Marco Zanzi, l’altro guazzalochiano di ferro implicato nella vicenda, a consegnare il documento antiCazzola ad una persona nota ad entrambi. (Paola Cascella, Repubblica, 11 maggio 2009, Bologna, p. I) • Come si fa entrare nella testa del giudice inglese che la legge italiana prevede, oltre all’imputato e al testimone, anche la via di mezzo dell’impumone, cioè del «teste assistito»? Non si fa, non ci si riesce: specie se il collegamento audiovideo cade in continuazione, la traduzione pomeridiana è mal compresa da chi sta a Londra, e giudici e avvocati britannici (caschi pure il mondo) devono rifocillarsi dalle 13 alle 14 e troncano l’udienza alle 16. (Luigi Ferrarella, Corriere della sera, 29 novembre 2011, p. 13, Primo Piano).
- Composto dal s. m. impu(tato) e dal s. m. e f. (testi)- mone.
- Già attestato nella Repubblica del 7 giugno 1994, p. 13, Politica (C. S.).