CSANADI, Imre
Poeta ungherese di origine contadina, nato a Zámoly nel 1920. Il suo inserimento nella vita letteraria fu per molto tempo impedito dal lungo servizio militare e dalla prigionia di guerra in Ucraina. La poesia di C., pur essendo espressione inconfondibile del nostro secolo, ripristina con successo gli stilemi del linguaggio poetico del Settecento ungherese e s'ispira a generi popolari dimenticati come le filastrocche, i lamenti e le magie. Per il volume di poesie Esztendők terhével ("Con il peso degli anni"), 1953) che raccoglie la produzione di diciassette anni, ebbe il premio "Attila József". Il suo ultimo ciclo è un tentativo interessante di tradurre i capolavori delle arti figurative in esperienze poetiche. Altre opere di C. sono: Erdei vadak, égi madarak ("Fiere del bosco, uccelli del cielo", 1956); Kis verses állatvilág ("Piccolo mondo animale in versi", 1958); Ördögök szekerén ("Sul carro dei diavoli", 1965); Öszegyöjtött versei ("Raccolta di poesie", 1975).
Bibl.: S. Károly, Csanádi I. verseinek nyelvéről ("Sul linguaggio delle poesie di I. Cs."), in Magyar Nyelvőr, 1967, 2; G. Hajdú Ráfis, Csanádi I. mester versei, ("Le poesie del maestro I. Cs."), in Népszabadság, 3 giugno 1975.