Drammaturgo e poeta ungherese (Alsósztregova 1823 - ivi 1864); nato da un'antica e nobile famiglia, dopo il fallimento della lotta per l'indipendenza visse una vita chiusa e ritirata nel suo podere. Esordì come poeta nel 1840 col volume intitolato Lantvirágok. I suoi drammi minori (pubblicati solo nel 1880: Commodus; Férfi és nő "Uomo e donna"; Nápolyi Endre "Andrea di Napoli"; Csák végnapjai "Ultimi giorni di Csák"; Mária királynő "La regina Maria") costituiscono quasi una preparazione al suo capolavoro: Az ember tragédiája ("Tragedia dell'uomo", 1862), poema drammatico diviso in 15 scene, di cui esistono diverse traduzioni italiane. In esso M. cerca il senso del destino umano, drammatizzando in scene simboliche la storia dell'umanità, dalla creazione agli ultimi uomini superstiti sul globo ghiacciato.