In abito di saggia messaggiera
abito di saggia messaggiera Attribuita a D. nei codici Riccardiano 1118 e Marciani it. IX 191 e IX 364, questa ballata (Rime dubbie II; schema abba cde cde effa) è però anepigrafa nel manoscritto e. III 23 della Biblioteca dell'Escuriale, di cui gli altri tre sono apografi.
Nella stampa veneta del 1518 (Canzoni di D., madrigali del detto, madrigali di M. Cino e di M. Girardo Novello) fu attribuita, sul solo fondamento di una rubrica di un codice Chigiano (cfr. P. Colomb de Batines, Ricordi filologici e letterari, a c. di P. Fanfani, Pistoia 1847, 134), al senese Nuccio (o Ruccio) Piacente (e l'attribuzione accettarono il Casini, il Melodia e lo Scherillo); a D. l'assegnarono il Witte, il Trucchi, il Lamma (che anzi la collegava con la prima donna ‛ dello schermo ' sistemando quindi la composizione nel periodo della di lei lontananza: cfr. Vn VII) e altri, tra i quali anche il Barbi, che però, dopo aver studiato il codice dell'Escuriale, negò in un secondo tempo la possibilità dell'attribuzione " se nuove testimonianze non vengono in soccorso ".
Rivolgendosi alla ballata, l'autore la prega di recarsi dalla donna amata a manifestarle il grande dolore che egli prova a non vederla; e si augura che essa torni recandogli parole di conforto da parte della donna.
Espressioni e ‛ tòpoi ' della lirica stilnovistica, echeggianti diversi autori (soprattutto Cavalcanti) fanno concludere al Contini: " La nostra ballatetta ha indubbiamente del ricalco: è un cibreo di frasi fatte, e l'anonimato le conviene benissimo ".
Bibl. - D.A., Lyrische Gedichte, a e. di L. Kannegiesser e K. Witte, II, Lipsia 1842², LXV, 175; F. Trucchi, Poesie italiane inedite di dugento autori, I, Prato 1846, 300; D.A., Vita nuova, a c. di T. Casini, Firenze 1885, 198; D.A., Vita nuova, a c. di G. Melodia, Milano 1905, 253; D.A., Vita nuova, a c. di M. Scherillo, ibid. 1911, 266; M. Barbi, in " Bull. " XIX (1912) 1-5; ID., Un nuovo codice di rime antiche molto importante, in Studi 526; Contini, Rime 232; D. De Robertis, Il canzoniere Escorialense e la tradizione ‛ veneziana ' delle rime dello Stil Novo, in " Giorn. Stor. " suppl. n. 27, Torino 1954, 163; Barbi-Pernicone, Rime 665-667.