inciucesco
agg. (iron.) Proprio di un inciucio, di un compromesso poco trasparente.
• lo strepitoso «Report» ha fornito un’imperdibile galleria di mostri […] La faccia inciucesca dei ministri [Antonio] Maccanico, [Salvatore] Cardinale e [Paolo] Gentiloni, sotto i cui nasi è transitato il più colossale conflitto d’interessi della storia senza incontrare resistenza alcuna. (Marco Travaglio, Unità, 24 marzo 2009, p. 3) • Arriva il sì del leghista Roberto Maroni: «Mi auguro che l’apertura del segretario del Pd, non inciucesca, ma rivolta a un confronto in Parlamento su cose concrete sia la strada giusta che noi politici abbiamo il diritto e il dovere di perseguire». (Alessandro Trocino, Corriere della sera, 24 dicembre 2009, p. 5, Primo Piano) • «Vedremo un voto disgiunto dal passato», insiste [Umberto] Ambrosoli. Mentre [Roberto] Maroni torna ad attaccare le «operazioni inciucesche di palazzo». (M. P., Repubblica, 8 febbraio 2013, Milano, p. III).
- Derivato dal s. m. inciucio con l’aggiunta del suffisso -esco.
- Già attestato nel Corriere della sera del 23 aprile 1996, p. 7, Politica.