incognito
Ricorre solo due volte, seguito da altro aggettivo che ne integra il senso. Di Pg VII 81 di soavità di mille odori / vi facea uno incognito e indistinto, si danno due letture diverse, secondo che si consideri i. come aggettivo sostantivato e uno come semplice articolo; o s'intenda uno come " un insieme ", " un unico " (odore " insueto " e " indefinito ").
È da preferire la seconda interpretazione, formalmente più coerente: " da mille odori si formava una sola fragranza ". Così intesero anche i primi commentatori: " Di molti odori di quei fiori se ne facea uno che aveva l'odore di tutti, et non avea di veruno " (Anonimo); " quivi olivano mille soavi odori, e tutti tornavano in uno composto odore, che non si poteva conoscere distintamente di che fosse " (Buti). Lo stesso concetto è in Pd XIX 22-24.
Nel secondo esempio (Pd XVII 141 essempro ch'aia / la sua radice incognita e nascosa), l'aggettivo si trova nel senso comune di " sconosciuto ", " oscuro ", e si contrappone a l'anime che son di fama note del v. 138. Si noti nei due esempi l'identità della clausola ritmica.