INCOM
Acronimo di Industria CortiMetraggi, società di produzione cinematografica italiana fondata a Roma nel 1938 da Sandro Pallavicini, con Teresio Guglielmone come primo amministratore.
Dopo una serie di documentari propagandistici e reportage di guerra realizzati nel periodo bellico, la I. si impegnò nell'immediato dopoguerra, oltre che in laboratori per il doppiaggio, soprattutto nella produzione di un cinegiornale, La settimana Incom, che, diretto dallo stesso Pallavicini sino al 1956, dal 1946 al 1965, con i suoi 2555 numeri, rappresentò una delle fonti più popolari di informazione e attualità in Italia. Dalla nascita e per dieci anni il redattore unico dei testi fu Giacomo Debenedetti (P. Frandini, Il teatro della memoria, 2001, pp. 225-40). Sfruttando la neonata libertà concessa per decreto al mondo cinematografico a partire dall'ottobre 1945 e le nuove misure di sostegno al cinema italiano, la I. mise a punto il suo cinegiornale, finanziato dallo Stato, che ben presto sbaragliò la concorrenza, dando voce agli interrogativi di quegli anni sulla identità nazionale, agli emergenti bisogni della ricostruzione, nonché alle incipienti prospettive di riscatto e progresso. Compito di documentazione che la I., potenziata e sempre più introdotta nel mondo industriale grazie a Guglielmone, senatore eletto nelle liste della Democrazia Cristiana, assolse negli anni Cinquanta coerentemente ai dettami e alle esigenze del potere politico ed economico, come ha appurato successivamente la critica cinematografica. L'insistenza nei cinegiornali della I. sul futuro radioso e a portata di tutti che attendeva gli italiani dopo la catastrofe della guerra mondiale ‒ suggerito attraverso stereotipi che ignoravano le reali contraddizioni sociali in atto e modellato su una gerarchia salda di valori conformi a una ideologia al tempo stesso cattolica e industriale ‒ di fatto produsse paradossalmente, proprio nell'istanza documentaria, una sorta di antirealismo, di svuotamento e semplificazione di senso dell'evento registrato e filmato, laddove il cinema italiano dava prova di attenzione per le gravi difficoltà sofferte dal Paese durante un decennio di radicali trasformazioni. Una scelta di campo che comunque non pregiudica l'odierno enorme valore documentale e storico del patrimonio audiovisivo delle cineattualità I., semmai conferma la necessità di appropriati strumenti d'indagine nell'accostarsi a esso, ora che la sapiente opera di archiviazione e digitalizzazione realizzata alla fine degli anni Novanta dall'Istituto Luce, suo proprietario dal 1967 ‒ anno dell'acquisto dalla società posta in liquidazione ‒ lo ha messo a disposizione della comunità degli studiosi.
Documentari Incom prodotti fino al 1942-XX, Roma [1942].
La settimana Incom. Cinegiornali e informazione negli anni '50, a cura di A. Sainati, Torino 2001.