incontrare
L'uso più frequente, sia in prosa che in poesia, è quello impersonale al presente, per " accade ",. seguito da una dichiarativa per lo più con l'indicativo: Rime LXXXIII 130 gl'incontra / che sua franchezza li conven mostrare; Cv I XI 8 incontra che molte volte gridano; II XI 8 Se... incontra che tu vadi là dove...; IV I 2, XXI 7; If IX 20 Di rado / incontra... che di noi / faccia il cammino alcun; Pg XXII 54 per lo contrario suo, m'è incontrato (unico esempio al passato).
Talvolta il verbo è retto pleonasticamente da un pronome personale (If XXII 32 elli 'ncontra / ch'una rana rimane e l'altra spiccia; Pd XIII 118); oppure il soggetto di i. è rappresentato da un pronome dimostrativo o relativo: Cv IV XII 16 questo incontra perché...; Vn XV 4 1 Ciò che m'incontra, ne la mente more (già al § 3); Cv I II 7, III 6 La ragione per che ciò incontra - non pur in me, ma in tutti (qui il verbo può valere anche " ha luogo ", come in III XIII 5 non incontra ciò ne l'altre intelligenze, e IX 14).
Talvolta i. ha per soggetto un sostantivo: cfr. il già citato Cv III IX 14 per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna disgregalione di spirito, e II VIII 15 lo vedemo con ombra d'oscuritade, la quale incontra [" si verifica "] per mistura del mortale con l'immortale.
Con diverso significato, in If XI 72 s'incontran con sì aspre lingue, e XV 16 incontrammo d'anime una schiera, dove i. sta, rispettivamente, per " scontrarsi " (cfr. VII 55 In etterno verranno a li due cozzi), e per " imbattersi in ". v. anche ADDIVENIRE; AVVENIRE.
Bibl. - Per il diverso senso di i. per " opporsi ", proposto dal Todeschini in Vn XV 4 1, cfr. Barbi-Maggini, Rime.