increscere
Come impersonale, vale " avere compassione ": Vn XXXI 15 59 Pianger... e sospirar... / mi strugge 'l core... / sì che ne 'ncrescerebbe a chi m'audesse; Rime CII 51 increscati di me, c'ho sì mal tempo; LXVII 70, e (con soggetto pleonastico) 1 E' m'incresce di me.
Per " dispiacere ", " rincrescere " (con costrutto assoluto oppure seguito dall'infinito, talvolta introdotto da ‛ di '): Rime CVI 115 tanto par che li 'ncresca, parlando dell'avaro cui rincresce donare; Cv IV II 9; If XXVII 23 e 24 non t'incresca restare a parlar meco; / vedi che non incresce a me, e ardo!; così anche al v. 82, e in Fiore XLV 1 e LXXVII 7. V. DISPIACERE.