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INCUBO

di Raffaele Corso - Enciclopedia Italiana (1933)
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INCUBO (dal lat. [daemon] incŭbus; fr. cauchemar; sp. pesadilla; ted. Alp)

Raffaele Corso

Spirito, genio, spettro o demone, l'incubo è rappresentato nelle tradizioni popolari sotto forma d'un animale, di un omiciattolo rosso e gibboso, o d'una donna nera o d'una vecchia dal lungo naso (succube). In qualche luogo si crede all'esistenza di uomini-incubi (riconoscibili agli occhi bruni, allo sguardo freddo, alle labbra livide, alla doppia fila di denti, ai piedi piatti) la cui anima lascerebbe temporaneamente il corpo per opprimere i dormienti. Tale oppressione l'incubo esercita sedendo sul petto dell'addormentato, privandolo del respiro e talvolta accoppiandosi sessualmente. Da ciò, i nomi di Pantapeche (Abruzzo), Pesantola (Istria), Pundaccia e Ammuntadore (Sardegna), ecc. Per liberarsene, bisogna sorprendere l'incubo, afferrarlo per i capelli o ferirlo leggermente, così che dalla ferita escano 9 gocce di sangue. Vari gli amuleti preventivi, nascosti di solito fra le lenzuola o sotto i guanciali: palma benedetta, zanne di lupo, corna di becco, coltelli, ecc.; caratteristico lo Schrattgatterl usato nell'Alto Adige e altrove, che consiste in cinque asserelle di legno incrociate fra loro e poste sotto il letto. Talvolta il popolo confonde l'incubo col folletto (v.).

Bibl.: J. Börner, Über d. Alpdrücken, Würzburg 1855; C. Cubasch, Der Alp, Berlino 1877; Ranke, Alp, in Handwörterb. d. deutschen Aberglaubens, Berlino-Lipsia 1927. Per l'Italia: G. Pitrè, Usi e costumi, credenze e pregiudizî del pop. sicil., Palermo 1887-1889, IV, pp. 66-70; G. Finamore, Tradiz. pop. abruzz., Torino-Palermo 1894, p. 113; F. Babudri, Fonti vive dei Veneto-Giuliani, Milano s. a., p. 319; S. La Sorsa, Superstiz., pregiud. e cred. del popolo pug., in Lares, IV (1915), p. 52; G. Bottiglioni, Leggende e tradiz. di Sardegna, Ginevra 1922, p. 3.

Vedi anche
incubo Essere demoniaco o genio malefico che, secondo antiche credenze mitologiche, opprime la persona nel sonno, soprattutto se in uno stato febbrile, dandole un senso di soffocamento o congiungendosi carnalmente con essa. Nella tradizione romana Incubus rientra tra i nomi secondari di Fauno; le fonti, tarde ... stréga stréga Secondo la mitologia popolare, essere soprannaturale immaginato in aspetto muliebre, o donna reale che svolge un'attività di magia nera (→ stregoneria) e dirige gli eccezionali poteri che le vengono attribuiti ai danni degli altri. Caccia alle strega è chiamata la persecuzione, da parte della ... demologia Studio della cultura popolare. Il termine demologia viene utilizzato in alcune nazioni europee di lingua neolatina (per es., Francia, Spagna, Portogallo) in alternativa alla parola inglese folklore. In Italia tale settore disciplinare è in buona parte coincidente con la storia delle tradizioni popolari ... lupo zoologia Specie (Canis lupus) di Mammifero Carnivoro Canide (alla quale appartengono anche le razze canine). ● È il più grande dei Canidi, con dimensioni variabili regionalmente (nei maschi al massimo 90 cm di altezza al garrese, 170 cm di lunghezza, coda inclusa, e circa 70 kg); il folto pelo è di ...
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Vocabolario
ìncubo
incubo ìncubo s. m. [dal lat. tardo incŭbus «essere che giace sul dormiente», der. del tema di incubare «giacere sopra»]. – 1. Essere demoniaco o genio malefico che, secondo antiche credenze mitologiche, opprime la persona nel sonno, soprattutto...
incubare
incubare v. tr. [dal lat. incubare «giacere sopra, covare», comp. di in-1 e cubare «giacere»] (io incùbo, alla lat. ìncubo, ecc.), non com. – Sottoporre a processo di incubazione, naturale o artificiale: le femmine di alcuni anfibî incubano...
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