indaco
Solo in Pg VII 74, ove si descrivono i vari colori dell'erba e dei fiori nella valletta dei principi: Oro e argento fine, cocco e biacca, / indaco, legno lucido e sereno. Secondo questa lezione (cfr. Petrocchi, ad l.), i. è sostantivo indicante " uno colore azzurro " (Buti, Landino, Vellutello, Chimenz, che legge indico); altri intendono indico (" indiano ") come aggettivo riferito a legno, " da cui si trae il color turchino " (Venturi; così Benvenuto, Serravalle, Daniello). Per l'Andreoli l'indico legno è l'ebano; " ma, così leggendo, verrebbe impoverita dell'azzurro dell'indaco la gamma dei colori " (Chimenz)
Il Lombardi dice: " A me... parrebbe che per ‛ indico legno lucido e sereno ' s'intendesse il medesimo che se detto fosse ‛ indiano colorato legno il più rilucente e gaio '; come cioè diciamo: ‛ aspetto sereno ' in vece di ‛ gaio ed allegro ' ". I commentatori moderni propendono in genere per la prima ipotesi; il Mattalia (come già il Del Lungo) per la seconda.
Bibl. - Cfr. anche Parodi, Lingua 371; H.D. Austin, in " Modem Language Notes " XXXVII (1922) 36-39; G. Vandelli, in " Studi d. " XII (1927) 100-101.