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TRAPASSATO REMOTO, INDICATIVO

La grammatica italiana (2012)
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TRAPASSATO REMOTO, INDICATIVO


Il trapassato remoto è un tempo verbale dell’➔indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto prima di un altro nel passato, definitivamente concluso e senza riflessi sul presente

Quando ebbe finito feci la domanda che mi bruciava, a quel punto. «Perché proprio io?» (G. Carofiglio, Il passato è una terra straniera)

Questa forma verbale si coniuga combinando le forme del passato remoto indicativo degli ausiliari avere o essere con il ➔participio passato del verbo da coniugare.

Il trapassato remoto si usa soltanto nelle proposizioni ➔subordinate introdotte da congiunzioni come dopo che, finché, non appena

Quando ebbe scoperto di aver perso, lasciò tutto

Non appena ebbe finito di piovere, l’orso uscì dalla sua tana.

Usi

Il trapassato remoto ha ormai un uso molto raro e limitato ai registri alti della lingua scritta.

Nell’uso comune, molto spesso il trapassato remoto è sostituito dal ➔passato remoto o dal ➔trapassato prossimo

Non appena finì di mangiare, se ne andò

Dopo che mia sorella aveva sentito la notizia, è corsa a spifferarla in giro

Non è possibile costruire la forma passiva del trapassato remoto dell’indicativo.

VEDI ANCHE

avere o essere?

forma attiva, passiva e riflessiva

Categorie
  • GRAMMATICA in Lingua
Vocabolario
trapassato
trapassato s. m. [part. pass. di trapassare]. – Nella grammatica italiana, nome di due tempi dell’indicativo del verbo che esprimono azione avvenuta (o situazione verificatasi) prima di un’altra anch’essa passata: il t. prossimo, di uso...
remòto
remoto remòto (ant. o letter. rimòto) agg. [dal lat. remotus «allontanato, lontano», propr. part. pass. di removere: v. rimuovere]. – 1. a. letter. Lontano, assai lontano nello spazio; accompagnato da compl. indicante il luogo o la cosa...
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