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INDIO

di Guido Carobbi - Enciclopedia Italiana (1933)
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INDIO

Guido Carobbi

. Elemento chimico con simbolo In, peso atomico 114.8, numero atomico 49. Secondo W. Aston non ha isotopi. Fu scoperto nel 1863 da F. Reich e T. Richter esaminando allo spettroscopio il cloruro di zinco proveniente da una blenda di Freiberg. Deve il suo nome alle righe azzurre caratteristiche del suo spettro. Si trova specialmente nelle blende, le quali però ne contengono al massimo 0,1 per cento, e nella litosfera e idrosfera con una per dell'ordine di 10-9. È quindi uno degli elementi più rari.

L'indio metallico ha colore bianco argenteo, è molto duttile; fonde a 176° e bolle a 1450°; ha un peso specifico di 7,13 a 20°,4; cristallizza nel sistema cubico; è meno volatile dello zinco e del cadmio; non si ossida nell'aria secca, forma invece uno strato superficiale di idrossido se viene esposto all'aria umida; al calore rosso, nell'ossigeno o nell'aria, brucia formando l'ossido In2O3. Si combina a caldo direttamente con gli alogeni e con lo zolfo. Si scioglie in acido cloridrico e solforico a freddo e più rapidamente a caldo, con svolgimento d'idrogeno, ed in acido nitrico con svolgimento d'ipoazotide; se l'acido solforico è concentrato a caldo, si svolge anidride solforosa. A differenza del gallio, l'indio non si scioglie nell'idrossido di potassio, ma nelle soluzioni di acido ossalico. L'indio dà leghe con l'oro, col sodio, col piombo. Una lega dell'indio col gallio fonde a 29.5°.

L'indio può funzionare da bivalente e da trivalente e sono stati preparati anche sali nei quali funziona da monovalente. Calcinando l'idrossido, il carbonato, il nitrato o il solfuro o anche bruciando il metallo all'aria, si ottiene l'ossido In2O3, giallo, che scaldato con idrogeno a 300° si riduce a InO. Per azione del cloro su un miscuglio di ossido e carbone, si forma il tricloruro d'indio InCl3. Scaldando il metallo in corrente di acido cloridrico secco si può preparare il bicloruro d'indio, e distillando un miscuglio di quest'ultimo con indio metallico in corrente di acido carbonico si ottiene il monocloruro: ambedue questi cloruri trattati con acqua si decompongono in tricloruro e indio metallico.

L'indio si combina direttamente anche con lo zolfo. Il trisolfuro In2S3 si prepara scaldando a 500° un miscuglio d'indio con un eccesso di zolfo oppure scaldando il triossido in corrente d'idrogeno solforato. Riducendo il trisolfuro in corrente d'idrogeno al rosso si giunge al composto In2S, mentre si può preparare il bisolfuro InS scaldando il metallo in corrente di acido solfidrico. Fondendo il triossido d'indio con zolfo e carbonato sodico nelle proporzioni 1 : 6 : 6 ed estraendo la massa con acqua si ottiene per cristallizzazione della soluzione il sale NaInS2 • H2O; analogamente con carbonato potassico si ha l'altro sale KInS2 che trattato con soluzione di nitrato d'argento si colora in marrone per la formazione del composto AgInS2. Il solfato d'indio si prepara sciogliendo l'ossido, l'idrossido od il carbonato in acido solforico; il sale idrato ha la formula In2(SO4)79H2O.

Anche l'indio, come il gallio, è un elemento allumogeno. Per concentrazione del miscuglio delle soluzioni dei componenti si possono avere i cristalli cubici degli allumi d'indio e ammonio:

e analogamente gli altri allumi contenenti, al posto dell'ammonio, il rubidio o il cesio.

Il nitrato d'indio si ottiene sciogliendo l'ossido, l'idrossido o il carbonato in acido nitrico, ed è difficilmente cristallizzabile. Riscaldato si decompone e si forma un sale basico, calcinandolo si trasforma in ossido.

Per la ricerca analitica dell'indio si può ricorrere ad una delle seguenti reazioni. L'idrogeno solforato precipita dalle soluzioni non troppo acide dei sali di indio il solfuro giallo In2S3 parzialmente solubile nelle soluzioni calde di solfuro ammonico. In ambiente alcalino l'idrogeno solforato o il solfuro ammonico precipitano il solfidrato di indio bianco. Il solfuro potassico precipita invece il solfuro di indio giallo che è solubile nell'eccesso di reattivo. Trattando con idrossido di sodio, potassio o ammonio le soluzioni dei sali di indio si forma l'idrossido di indio bianco gelatinoso, insolubile in un eccesso di reattivo. I carbonati alcalini o di ammonio precipitano dalle soluzioni dei sali di indio il carbonato solubile in un eccesso di carbonato di ammonio. Lo zinco e il cadmio metallici separano l'indio dalle soluzioni dei suoi sali. Per il dosaggio quantitativo dell'indio lo si precipita come idrossido, che calcinato si trasforma in ossido. Questo può essere pesato. Per la ricerca microchimica si ricorre, sotto il microscopio, alla formazione dei cristalli cubici, generalmente con habitus ottaedrico, di allume d'indio e cesio.

Bibl.: Gmelin Kraut, Handbuch der anorganischen Chemie, IV, 1, Heidelberg 1911; J. W. Mellor, A comprehensive treatise of inorganic and theoretical chemistry, V, Londra 1924.

Vedi anche
tallio Elemento chimico del terzo gruppo della tavola periodica, numero atomico 81, peso atomico 204,38, simbolo Tl; fu scoperto da W. Crookes nel 1861 (e, indipendentemente, da C.-A. Lamy pressappoco nello stesso periodo). Si conoscono i due isotopi stabili di numero di massa 203 e 205, con abbondanze rispettivamente ... arsenico Elemento chimico che ha simbolo As, numero atomico 33, peso atomico 74,91, di cui è conosciuto in natura un solo isotopo stabile 3375As. 1. Generalità Noto fin dall’antichità, l’arsenico fu isolato per la prima volta come metallo da Alberto Magno nel 1250. Si trova in piccole quantità come ossido ( ... eleménto chìmico eleménto chìmico Sostanza semplice costituita da atomi con lo stesso numero atomico. 1. La definizione operativa di elemento Nel 18° sec., grazie alle ricerche di molti scienziati, soprattutto di A.-L. Lavoisier, si passò dall'idea, risalente alla filosofia presocratica, che la composizione dei corpi ... zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico. chimica 1. Caratteri generali Lo zinco appartiene al gruppo II B del sistema periodico, ha simbolo Zn, numero atomico 30, peso atomico 65,38, isotopi stabili 6430Zn (48,9%), 66/30Zn ...
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  • IDROGENO SOLFORATO
  • ANIDRIDE SOLFOROSA
  • ACIDO CLORIDRICO
  • ELEMENTO CHIMICO
  • ACIDO SOLFORICO
Altri risultati per INDIO
  • indio
    Enciclopedia on line
    Elemento chimico di numero atomico 49, peso atomico 114,82, avente simbolo In, di cui sono noti due isotopi naturali e un gran numero di isotopi artificiali, la cui vita media varia da pochi secondi a qualche giorno. Il suo nome deriva dal latino Indium, derivato dell’inglese ind(igo) «indaco», perché ...
  • indio
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    ìndio [Lat. scient. Indium, der. dell'ingl. ind(igo) "indaco", perché alcune linee spettroscopiche che lo caratterizzano si presentano nella zona dell'indaco] [CHF] Elemento chimico trivalente, di simb. In, con numero atomico 49, peso atomico 114.76 e raggio atomico 1.44 Å, isolato da F. Reich e T. ...
Vocabolario
indïare
indiare indïare v. tr. [der. di dio2, col pref. in-1] (io indìo, ecc.), letter. – Innalzare a Dio, collocare tra gli dei, o beatificare, divinizzare, rendere quasi simile a Dio o a un dio; avvicinare alla felicità divina: teco la mortal...
ìndio²
indio2 ìndio2 agg. e s. m. (f. -a) [dal nome delle Indie Occidentali]. – Nome con cui si designano gli abitanti indigeni delle Indie Occidentali, cioè dei paesi dell’America centro-meridionale (indiani o amerindî), e soprattutto gli indigeni...
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