indovarsi
Verbo parasintetico di probabile conio dantesco (analogo a ‛ insemprarsi ', ‛ insusarsi ' e simili; cfr. Parodi, Lingua 267); ricorre solo in Pd XXXIII 138 veder voleva come si convenne / l'imago al cerchio e come vi s'indova, " si allòga " (Parodi).
Nella visione di Dio D. si sforza invano di comprendere come " l'immagine dell'umanità di Cristo " si unisca alla persona divina del Verbo rappresentata dal cerchio, e " come ha luogo l'umanità nella divinità " (Tommaseo); perciò i. vale " collocarsi ", " inserirsi dentro " (Vellutello e altri).