Indymedia
– Rete globale di attivisti dei media o mediattivisti. Coincide con l'omonima piattaforma di publishing online comunitario sviluppata dai programmatori informatici appartenenti al network per consentire la pubblicazione in tempo reale e non moderata di contenuti da parte degli utenti. Organizzato in centinaia di nodi locali, questo network internazionale di giornalisti, hacker e mediattivisti si caratterizza sin dalle origini per una politica editoriale sviluppata nella struttura del sito che offre una peculiare miscela di informazioni: i redazionali decisi all'interno del collettivo di gestione dei singoli nodi, il newswire e le informazioni pubblicate dagli utenti che non sono oggetto di moderazione. I. è nata a Seattle nel 1999 all'interno del movimento no global con il nome di Independent media center (IMC) per offrire uno strumento di comunicazione indipendente a quanti erano impegnati nelle contestazioni al meeting della WTO (World trade organization). Il nodo italiano è nato nel 2000 in concomitanza con le contestazioni al vertice OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) di Bologna. Usando i linguaggi dell'immagine in movimento, lo streaming video, e diffondendo notiziari via webradio, I. ha documentato dal vivo, minuto per minuto, quello che accadeva nelle piazze del G8 2001 a Genova: gli scontri, le violenze ma anche i cortei festosi dei convenuti. In quell'occasione gli attivisti hanno realizzato un sistema di pubblicazione delle notizie via SMS (Short message system) per consentire di commentare le informazioni trasmesse e i materiali pubblicati utilizzando il proprio cellulare. Lo slogan del network, don’t hate the media, become the media, «non odiare i media, diventa media», ha permesso a I. di raccogliere intorno a sé una nuova generazione di attivisti dell’informazione interessati ai temi della politica e dei movimenti. Attraverso i nodi nazionali e locali dell’IMC è stato pertanto possibile coordinare campagne, denunciare abusi, informare i cittadini, grazie a una moltitudine di civic journalist che in tale piattaforma hanno trovato lo strumento per pubblicare audio, video, testi in piena libertà, inaugurando un nuovo modo di fare informazione per i movimenti grassroots (v.), dare la notizia nella sua dinamica reale, mentre accade. I. sostiene il (v.) e promuove un'informazione alternativa; in Italia è organizzata in un sito nazionale (italy.indymedia.org) e in alcuni locali.