infante (anfante)
Vale " fanciullo ", nell'unica attestazione di If IV 30 d'infanti e di femmine e di viri.
Largamente attestata, anche dalla tradizione più antica, la lezione di fanti; del resto, inversamente, in Pd XXXIII 107 dove tutte le edizioni moderne hanno fante, si leggeva infante nell'Aldina, nella Crusca e nelle stampe successive sino al Foscolo e alla stampa del 1837.
In Fiore XCV 12, la forma francesizzante ‛ anfante ': tenner famiglie, e si fecer anfanti (che traduce " mainz beanz enfanz enfanterent ", del Roman de la Rose 11107).