infantilizzato
p. pass. e agg. Regredito allo stato infantile.
• I bambini vestiti e gli adulti svestiti. Questa, insomma, pare essere l’ultima frontiera dell’ormai ben noto ribaltamento di ruoli tra età adulta e infantile. Gli adulti infantilizzati nell’impudicizia svergognata della nudità infantile e i bambini adultizzati in posa e pratiche da fashion victim. (Antonio Scurati, Stampa, 11 settembre 2010, p. 1, Prima pagina) • Ci sentiamo infantilizzati da quel che succede. Sentiamo addosso il «perverso polimorfo» di un’improvvisa infanzia sopravvenuta ben oltre il confine della maturità. (Giuliano Ferrara, Foglio, 28 gennaio 2011, p. 1, Prima pagina) • Nel corso degli anni, sostiene [Matteo Lancini] abbiamo «adultizzato i bambini e infantilizzato gli adolescenti», esagerando con i «sì» per favorire lo sviluppo della creatività e del talento, buttando poi la palla in corner con i «no», davanti alle inquietudini dell’adolescenza. (Giangiacomo Schiavi, Corriere della sera, 9 giugno 2017, p. 24, Cronache).
- Derivato dal v. tr. infantilizzare con l’aggiunta del suffisso -ato.
- Già attestato nel Corriere della sera del 22 novembre 1948, Corriere d’informazione, p. 3 (Alberto Savinio).