INFEZIONE (dal lat. infectio "infezione, contaminazione con malattia")
È una forma molto diffusa in natura, di associazione parassitaria tra un qualsiasi organismo, superiore o inferiore, vegetale o animale, mono- o pluricellulare, e un organismo inferiore vegetale o animale, spesso monocellulare, sempre di dimensioni estremamente ridotte (microscopiche o ultramicroscopiche) il quale funge da parassita vivendo e moltiplicandosi a spese e danno dell'altro. L'organismo parassitato si dice infetto, le manifestazioni dell'infezione costituiscono la malattia infettiva; ma qualsiasi manifestazione può mancare se il parassita, anziché moltiplicarsi, rimane allo stato di vita latente; si parla allora d'infezione latente, assai importante per spiegare l'insorgere talora incomprensibile di certe malattie. I parassiti o microrganismi patogeni meglio studiati sono quelli che interessano gli animali domestici e l'uomo: possono essere Funghi, compresi i Batterî, Protozoi, o di natura ignota; ma se appartengono a classi più elevate (Vermi, Artropodi, ecc.) non s'adopera comunemente il termine di malattia infettiva ma quello di malattia parassitaria e si parla di infestazione anziché d'infezione. Lo studio delle malattie infettive, reso possibile con la scoperta del microscopio, che permise l'osservazione di minutissimi esseri viventi (A. van Leeuwenhoek), ha acquistato dignità di scienza in seguito alle memorabili ricerche sperimentali di L. Pasteur, prima del quale se alcune verità si erano intuite, ben poche erano state dimostrate (specie da A. Bassi da Lodi).
Lo studio delle infezioni comprende: 1. il parassita, noto o ignoto, visibile o invisibile (qualunque ne sia la natura, l'agente causale delle malattie infettive viene anche designato con il nome generico di virus, p. es.: v. sifilitico, v. morbilloso, v. del tetano, ecc.), e tutto ciò che concerne la sua vita, diffusione, ecc., al di fuori dell'organismo parassitato; 2. la provenienza del virus e il modo con cui avviene l'infezione: trasmissione del virus con l'aria, l'acqua, gli alimenti, per puntura d'insetti, ecc., infezioni legate al territorio o malattie miasmatiche, infezioni propagate dai soggetti malati o m. contagiose; malattie infettive endemiche di cui si hanno abitualmente casi sporadici in date città o paesi, m. inf. epidemiche quando i casi aumentano rapidamente di numero invadendo eventualmente nuovi territorî; autoinfezioni quando il germe patogeno prima d'essere parassita era abitatore normale delle superficie cutanee o mucose dell'organismo, eteroinfezioni quando il germe proviene dall'esterno; 3. la diffusione del germe nell'organismo (col sangue, lungo i nervi, ecc.) e il suo modo d'agire (secrezione di veleni, ecc.); 4. il modo di rispondere dell'organismo (reazione locale o generale, acuta o cronica, immunità o ipersensibilità); 5. le vie d'eliminazione del germe (importanti per la diffusione del morbo); 6. le possibilità di trasmissione alla prole (inf. congenite, impropriamente dette anche ereditarie); 7. i modi di combattere l'infezione sia preventivamente sia curativamente (sieroterapia, vaccinoterapia).