infimo
In senso letterale, per " il più basso ", ricorre in Cv II XIII 20 annumerando li cieli mobili, da qualunque si comincia o da l'infimo o dal sommo, esso cielo di Marte è lo quinto; Pd XXX 115, riferito al grado della candida rosa; XXXIII 22 l'infima lacuna / de l'universo, identificata con il centro della terra (Benvenuto e altri) o dell'Inferno (Buti, Daniello, ecc.), o, metaforicamente, con il peccato (Lana; ma è interpretazione che non ha avuto seguito).
E preso in senso traslato, invece, in Cv III VII 6 ne l'ordine intellettuale de l'universo si sale e discende per gradi quasi continui da la infima forma a l'altissima [e da l'altissima] a la infima, e IV VII 9 perché l'uomo da questa infima viltade si guardi...
Le parti sue ed infime ed eccelse è congettura del Vandelli per Pd XXVII 100: cfr. " Studi d. " X (1925) 116 ss., e Petrocchi, Introduzione 245 ss.