INFISSI
Si comprendono con questa denominazione generica tutte quelle opere che negli edifici servono alla chiusura dei vani di porte e di finestre. Sorti con l'abitazione umana, ne troviamo nella storia tipi svariatissimi, dai più semplici e rudimentali a quelli che assumono importanza di vere opere d'arte, formati con i più diversi materiali: legno, bronzo, pietra fino alle moderne applicazioni dei profilati in acciaio o in alluminio, e perfino del cemento armato.
Ardua e vasta sarebbe una rassegna dell'evoluzione storica di queste importanti opere dell'arte del fabbricare: dalle tracce che rimangono delle case di Ostia e Pompei, dai portoni di bronzo ancora in funzione nel cosiddetto tempio di Romolo al Foro Romano, nel Pantheon, a S. Giovanni in Laterano, già della Curia, capolavori dell'arte romana, dai tipi in pesanti lastre di pietra del Medioevo simili a quelli che troviamo ancora oggi, ad esempio, nella cattedrale di Torcello, passiamo ai leggieri merletti delle grandi vetrate gotiche e del Rinascimento, meraviglie e gioielli della policromia. Dalle umili impannate fisse di tela oleata o cerata montata su telai di legno, alle transenne di marmo con lastre di selenite dell'epoca romana e dei primi secoli dell'arte cristiana, ai telai fissi della caratteristica finestra a croce quattrocentesca che rappresenta una forma di trasposizione in pietra dell'infisso, ai tipi del Rinascimento e del Barocco, finemente intagliati e decorati da dorature e pitture, è tutto un intrecciarsi di schemi e di tendenze diverse nella soluzione di uno dei problemi più ardui per il costruttore. Solo nel Settecento, che porta fra l'altro l'adozione della persiana, i tipi degl'infissi cominciano a stabilizzarsi e a seguire nel loro sviluppo un periodo di vita più calmo, fino ai giorni nostri, in cui il progresso della metallurgia e della lavorazione del legno, mettendo a disposizione materiali nuovi e nuovi processi di fabbricazione, apre il campo a ulteriori possibilità e alla realizzazione di tipi sempre meglio rispondenti ai bisogni.
Oggi nella pratica ordinaria vengono adoperati nella costruzione degl'infissi principalmente il legno e il ferro. Gl'infissi di legno hanno il pregio della facile lavorazione, della leggerezza e quindi della facilità di manovra, dell'elasticità propria del materiale, della possibilità dei ritocchi e adattamenti, specie quando in conseguenza del calo delle malte nelle murature, di piccoli assestamenti e variazioni d'equilibrio nei fabbricati per cause diverse, più frequenti di quanto non si creda, si verificano deformazioni dei vani che impediscono la regolare apertura e chiusura degl'infissi. Hanno per contro i difetti derivanti dalla deformazione e dai movimenti viziosi che subisce il legno a causa degli agenti atmosferici, che determinano sempre la cattiva chiusura degl'infissi; una durata relativamente limitata, in quanto il legname, specie nelle parti esposte alle intemperie è soggetto a infradiciarsi; e infine negl'infissi di finestra, la superficie illuminante viene a essere ridotta a causa degli spessori notevoli che debbono avere i varî elementi che costituiscono il serramento.
Gl'infissi di ferro e metallici, in genere, non si deformano sensibilmente sotto l'azione degli agenti atmosferici, sì che offrono sempre sotto questo riguardo facilità di manovra e chiusura perfetta. La parte sottratta dagli spessori dei diversi elementi alla superficie illuminante è minima; hanno un aspetto di grande leggerezza; si prestano alla chiusura di grandi aperture per le quali il legname assumerebbe dimensioni eccessive.
D'altra parte sono pesanti nella manovra d'apertura e di chiusura, e inoltre se avvengono deformazioni dei vani e delle masse murali, gl'infissi metallici non si possono più manovrare né sono suscettibili di facili riparazioni. Specialmente per queste ragioni il loro uso non si è molto generalizzato.
Infissi di legno. - Si distinguono in due grandi categorie: infissi di finestre e infissi di porte. Per la costruzione di essi vengono adoperati legnami a fibra molto fitta, sottile e diritta, generalmente resinosi, specie per la costruzione delle parti esterne. Tra i requisiti di un buon legname per infissi, oltre a quelli indicati, deve esservi quello essenziale di una perfetta stagionatura, di essere privo di nodi e gruppi viziosi, di scheggiature, spacchi e zone sciolte (cipolle), di alburno e di alterazioni dovute a parassiti animali e vegetali. Le sezioni trasversali dei singoli pezzi devono essere a zone concentriche fittissime, perfettamente sane. Dovranno infine essere prive di rattoppi, tasselli, accomodature con mastice.
Tutto ciò ha grandissima importanza per la buona conservazione dell'infisso per evitare i gravissimi inconvenienti causati dalle contrazioni e rigonfiamenti del legname in dipendenza delle condizioni di umidità dell'aria e della temperatura. Le essenze più usate sono l'abete e il pino per gl'infissi interni di qualità comune, il castagno, il rovere, il noce, per quelli di maggior pregio. Per gl'infissi esterni si ricorre come si è detto a essenze resinose quali il larice, il pitch-pine, il pino di Svezia, il cipresso, oppure s'impiega il castagno e il rovere; questi due ultimi più raramente, dato che il primo richiede un forte scarto nella scelta dei pezzi e l'altro è costoso e, per la sua durezza, di più difficile lavorazione. Nei comuni infissi vengono adottate dimensioni tali delle diverse membrature, da rendere possibile l'uso di legnami delle misure commerciali: tavoloni dello spessore di 5 cm. per gl'infissi di finestra, tavole da cm. 3 e 4 per quelli interni.
Infissi di finestre. - Ordinariamente si compongono di un telaio fisso che riquadra il vano e abbraccia tutto lo spessore della mazzetta; su questo telaio sono collegate per mezzo di cerniere le persiane e dalla parte interna gli sportelli. Su questi sono poste sempre per mezzo di cerniere le imposte o scuretti, o contrasportelli, che talvolta vengono più vantaggiosamente fissati direttamente al telaio (fig. 1). Tutti questi elementi ruotano intorno ad assi verticali.
Innumerevoli sono le varietà di questo tipo classico di finestra: nei climi freddi, invece delle persiane si hanno degli sportelli a vetri in modo da ottenere una doppia chiusura e un'intercapedine d'aria fra le due parti formate dai doppî sportelli. In altri casi, e specialmente nelle finestre bifore o polifore o nei casi in cui le sporgenze della decorazione esterna non consentono il completo ribaltamento delle persiane, vengono adottate in luogo di queste, delle persiane avvolgibili formate da tante assicelle di legno dell'altezza di circa 3 cm. opportunamente sagomate e unite fra loro da nastri di tela, da fili metallici, o da sottili lamine di acciaio galvanizzato molto elastiche, in modo da chiudere il vano ai raggi luminosi a guisa di una stuoia o di lasciare libera l'apertura avvolgendosi intorno a un apposito rullo disposto di solito dietro l'architrave della finestra (fig. 2). Gli sportelli e gli scuretti vengono ribaltati contro gli sguanci del vano. Se la lunghezza degli sportelli oltrepassa notevolmente lo spessore del muro in modo da risultare ingombrante, si usa spesso costruirle ripiegabili a libretto, in modo da essere contenute nello spessore del muro.
Altri tipi di infissi sono quelli con le persiane scorrevoli a coulisse nello spessore del muro; tipo oggi caduto in disuso perché applicabile solo in muri di forte spessore, e per gli inconvenienti di funzionamento che presenta; quelli con apertura a ghigliottina, a bilico, a vasistas, a saliscendi e altri, tutti realizzati, specie attualmente, con l'intento di ridurre l'ingombro nell'interno degli ambienti e di poter regolare il rinnovo dell'aria viziata.
Si potrebbero indicare ancora numerose varianti per le quali però rimandiamo il lettore alla bibliografia segnata in calce. Diremo soltanto che il tipo classico d'infisso con persiane, dà in pratica buona prova; solo presenta l'inconveniente di non potersi adottare nel caso di finestre molto larghe o troppo alte, a meno di non frazionare l'infisso in alcune parti fisse e limitare l'ampiezza di quelle apribili alle misure ordinarie. Ciò perché l'eccessivo sviluppo delle dimensioni dei diversi elementi rende oltremodo sensibili i movimenti viziosi del legname onde riesce difficilissimo mantenere l'infisso in stato di regolare funzionamento.
Il tipo in oggetto non consente neppure di regolare gradualmente l'intensità d'illuminazione interna degli ambienti. Il tipo con persiana avvolgibile si presta invece entro certi limiti a essere adoperato proprio nei casi in cui il primo non è adatto e consente altresì di regolare, in parte, la quantità di luce che attraversa il vano. È però un tipo molto delicato che richiede accuratezza di lavoro e frequente manutenzione.
Infissi di porte. - Si compongono di un telaio fisso che contorna il vano lungo i lati e nella parte superiore, e delle parti mobili o imposte, costituite come nelle finestre, a struttura intelaiata, formata cioè essenzialmente da un telaio di contorno composto di elementi saldamente uniti con incastri e perni di legno e da specchiature, tavole bugnate o lisce unite a dente e canale ai pezzi di contorno del telaio. L'unione del telaio fisso col muro, che non si può mai ottenere in modo perfetto, data la diversa natura dei materiali a contatto, viene quasi sempre mascherata da una mostra in legno scorniciata che spesso viene posta anche sull'altra faccia del muro. Se il muro è di piccolo spessore (tramezzi in foglio e a una testa) la mostra, la contromostra e il telaio formano un tutto unico (cassettoncino) che racchiude le estremità del muro. Questo tipo costruttivo degl'infissi di porte, adottato fino a oggi e ancora largamente diffuso, se viene fatto con legname non bene stagionato e non di prima scelta, dà facilmente luogo a movimenti viziosi, rigonfiamenti e ritiri, causati come si è già detto dalle variazioni igrometriche dell'aria e da quelle della temperatura, Tali difetti sono ancora più accentuati dalla presenza degl'impianti di riscaldamento a termosifone che si vanno sempre più diffondendo. Per evitare questi inconvenienti si sono studiate e vengono adottate altre materie per la costruzione di porte (legno compensato, lamiera stampata, ecc.) cui si accennerà appresso.
Infissi di ferro. - Si è già parlato dei pregi e inconvenienti che questi presentano; sono adoperati in genere nelle aperture di notevoli dimensioni per le quali mal si presterebbe il legname. Gl'infissi tanto di finestre che di porte, sia nelle parti fisse sia in quelle mobili, vengono formati con gli ordinarî profilati del commercio cioè con i comuni ferri a T, C, L, Z. La non perfetta laminazione di questi ferri e la scadente lavorazione degl'infissi, che non può certo raggiungere, per ragioni di economia, la perfezione dei lavori della meccanica di precisione, i profili di ferri che mal si prestano alla costruzione d'infissi, accentuano i difetti proprî di questi tipi, ai quali si aggiunge l'altro della cattiva chiusura, che lascia il passaggio a noiose correnti d'aria.
Oggi, grazie all'adozione di profilati speciali d'acciaio, laminati e rettificati con grande cura, è possibile costruire ottimi infissi di ferro a chiusura ermetica e di facile manovra, tanto più che è possibile raggiungere con tali profilati, senza eccessiva spesa, un grado di lavorazione quasi perfetto. Nella figura 3 riproduciamo alcuni tipi di questi ferri speciali nelle loro più comuni applicazioni.
Oltre ai profilati d'acciaio, si usano attualmente anche profilati di leghe d'alluminio che permettono di realizzare infissi molto leggieri e di buon aspetto estetico. A una maggiore diffusione di questi tipi s'oppone ancora il loro costo relativamente elevato.
Infissi moderni. - I costruttori, allo scopo d'eliminare i difetti già descritti, comuni a tutti gl'infissi di legno, cercano oggi di realizzare nuovi tipi per i quali vengono adoperati i materiali che la tecnica moderna ha messo a loro disposizione. Fra i più diffusi, oltre a quelli metallici sopra indicati, sono quelli di porte a rivestimento di legno compensato, che oltre al vantaggio dell'indeformabilità dell'infisso e di una maggiore rigidità, posseggono quello di offrire delle superficie perfettamente lisce e quindi suscettibili di una più facile pulizia. I fogli di legno compensato vengono applicati su telai ordinarî di legno di forma e struttura più o meno semplice; in alcuni tipi gli spazî interni che rimangono fra i due fogli di compensato vengono riempiti di farina fossile o di altri materiali perché in detti spazî non si annidino insetti e si abbiano assolute garanzie igieniche (fig. 4). Moltissime sono le varietà di tipi attuati; spesso al compensato si associano contorni metallici dell'infisso, paraspigoli e telai fissi, pure di metallo. Talvolta il compensato viene rivestito di sottili lastre metalliche (acciaio, leghe di alluminio, rame, ecc.). Altri tipi di infissi moderni (porte e finestre) sono quelli costituiti da fogli di lamiera stampata e sagomata. Ogni faccia dell'infisso è ottenuta da un unico foglio di lamiera: mediante una forte pressatura si ricavano riquadri e contorni e nervature che, oltre a dare la forma dell'infisso, conferiscono alla lamiera la rigidità necessaria (fig. 5). Gl'infissi così fabbricati, oltre ad avere tutti i pregi degl'infissi metallici, hanno anche quello della grande leggerezza. I vuoti fra le lamiere che formano le facce dell'infisso vengono riempiti di materiali coibenti per evitare la trasmissione di suoni, per sicurezza contro gl'incendî, e soprattutto per ragioni igieniche. Vi sono anche infissi consistenti di una sola lamiera stampata.
Gl'infissi di cemento armato, costruiti specialmente in Francia, non sembrano destinati a grandi risultati pratici, sono pesanti, fragili agli urti, non ritoccabili in caso di assestamento del fabbricato; hanno per contro un basso prezzo, manutenzione limitata, incombustibilità e probabile maggior durata di quelli in legno. Le dimensioni delle varie parti sono press'a poco uguali a quelle degl'infissi comuni di legname.
Bibl.: G. Musso e G. Copperi, Particolari di costruzioni murarie, Torino 1889 segg.; C. Formenti, La pratica del fabbricare, Milano 1893-95; P. Mühlau, Tore, Türen, Fenster und Glasabschlüsse im Stile der Neuezeit, Lipsia 1912; D. Donghi, Manuale dell'architetto, I, ii, Milano 1915; E. A. Griffini, Costruzione razionale della casa, Milano 1932; Piccioli, I legnami, Torino 1932.