infobesity
s. f. inv. Flusso eccessivo e incontrollato di informazioni, veicolate soprattutto dalla rete telematica.
• Secondo la International Association of Scientific, Technical and Medical Publishers, attualmente sono attive nel mondo 28.100 riviste scientifiche specializzate sottoposte a peer review (cioè a una selezione dei contenuti da parte degli stessi studiosi), per un totale di circa un milione e ottocentomila articoli pubblicati ogni anno. Una cifra astronomica e che continua ad aumentare del 3 per cento ogni anno. Un vero e proprio sovraccarico informativo, o come si usa dire oggi, una «infobesity», obesità informativa che sta schiacciando sotto il proprio peso il dottor Jones e i suoi colleghi (e se volete davvero farvi girare la testa, cercate su Google «information overload» e scoprirete che c’è un sovraccarico informativo sul sovraccarico informativo: oltre ventuno milioni di risultati). (Massimiano Bucchi, Repubblica, 1° giugno 2013, p. 40, Cultura) • «Infobesity»: obesità da troppa informazione. Obesità mentale, s’intende. Il neologismo viene lanciato da uno studio sulla crescita esponenziale della nostra «dieta quotidiana» di informazioni. Notizie, input, impressioni, opinioni, messaggi personali. È una materia grezza che invade la nostra attenzione, usando le tecnologie digitali, e le cifre sono da capogiro. Negli ultimi sette anni, quelli che forse separano la «prima rivoluzione digitale» dalla nuova Rete 2.0, le email inviate quotidianamente sono esplose da 31 miliardi a 183 miliardi. Erano già tante nel 2007, certo, ma nel 2013 si erano sestuplicate. E qualcuno deve pur leggerle. (Federico Rampini, Repubblica, 14 maggio 2014, p. 28, R2 Mondo).
- Dall’ingl. infobesity, a sua volta composto dai s. info(rmation) ‘informazione’ e (o)besity ‘obesità’.