informatore
Il termine occorre due volte nel Convivio e denota " ciò che dà la forma " o l'essere ad altri; è usato in correlazione a informato (v. INFORMARE): II VIII 13 quello ch'è mosso o vero informato da informatore immediato debba proporzione avere a lo informatore.
D. qui richiama un principio generale della filosofia aristotelica secondo cui ciò che è mosso ha relazione a un agente, dal quale riceve forma e atto (per la correlazione i.-informato, cfr. Alb. Magno Nat. orig. an. [in Opera omnia, ediz. B. Geyer, Miünster i. W. 1955] I 2, 4b " non idem potest esse movens et motum, formans et formatum "), e al quale perciò si assimila (cfr. l'adagio scolastico " omne agens agit sibi simile "). Il Nardi (Raffronto fra alcuni luoghi di Alberto Magno e D., in Saggi di filosofia dantesca, Firenze 1967², 65-66) ha posto a raffronto il passo dantesco con luoghi di Alberto Magno.