infotainment
<infëtèinmënt> s. ingl., usato in it. al masch. – Termine (derivato dalla fusione di information ed entertainment) che indica l’ibridazione tra informazione e intrattenimento. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, prima negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo, l’informazione inizia a far proprie tecniche derivate dall’intrattenimento, un processo visibile tanto nei giornali quanto, con maggiore evidenza, in televisione, per via di un’intensificazione delle strategie delle reti commerciali. La notizia diventa un prodotto utile nella lotta degli ascolti, e utilizza tecniche tipiche dell’intrattenimento per rendersi ancora più appetibile: si arricchisce con modalità narrative rubate alla fiction, fa uso di musiche a effetto e grafiche ad hoc, cerca forme espositive riprese dal varietà. Il giornalista non soltanto fornisce la notizia, ma deve anche saperla rappresentare, diventa quasi uno showman. Nella sua forma più palese l’informazione si ibrida con il varietà, ma in realtà la contaminazione avviene a vari livelli: in uno stesso programma possono alternarsi generi diversi (cronaca nera, spettacoli, esteri) senza soluzione di continuità; oppure l’ibridazione avviene tra forme alte e basse di giornalismo (la politica con il gossip, la cronaca nera con quella rosa, ecc.), spesso cercando il lato emotivo delle storie, portando così alla nascita di uno stile giornalistico tabloid, enfatico ed eccessivo. L’i. è ormai una modalità di tutto il giornalismo televisivo, anche se con toni e stili diversi: dai talk show ai programmi contenitore mattutini e pomeridiani fino a certi telegiornali.