infrondarsi
L'uso del verbo trova sua giustificazione nel contesto, caratterizzato da una metafora di ascendenza biblica: Le fronde onde s'infronda tutto l'orto / de l'ortolano etterno, am'io cotanto... / quanto (Pd XXVI 64; cfr. Ioann. 15, 1 " Ego sum vitis vera, et Pater meus agricola est ").
Il verbo significa propriamente " coprirsi di fronde "; ma essendo qui l'orto " la Chiesa " (cfr. XII 72 e 104), e le fronde " i componenti la cristianità " (Porena, Chimenz), vale, fuor di metafora, " è costituito ", " è composto ". Ma parecchi commentatori danno ai due termini un significato più esteso (" çoè creature e mundo ", Lana; così Daniello, Lombardi, Scartazzini-Vandelli e altri), e intendono s'infronda come " si adorna ", " si fa bello ". Benvenuto parla di " beatos et mortales... quibus floret paradisus et mundus "; il Buti de " li santi beati, che sono in vita eterna... de le quali fronde... s'adorna... l'orto.., cioè vita eterna che è l'orto di Cristo ".