inghiottire
Nel senso proprio, in Pg XXXI 102 La bella donna... mi sommerse / ove convenne ch'io l'acqua [del Lete] inghiottissi, " bevessi ", costrettovi da Matelda (cfr. XXXIII 95-96 ti rammenta come bevesti di Letè; analogamente, le ombre dell'Averno virgiliano " Lethaei ad fluminis undam / securos latices et longa oblivia potant ", Aen. VI 714-715).
Figurato in Pg II 42: il vasello dell'angelo è talmente leggero, che l'acqua nulla ne 'nghiottiva, ne " comprendeva in sé ", " quia scilicet non mergebatur " (Benvenuto), contrariamente a quanto era avvenuto per l'antica prora di Flegiàs (If VIII 29-30).