INNESCHI
. Sotto questa voce si possono comprendere promiscuamente sia i detonatori primarî (v. detonanti, capsule) sia, e più propriamente, gli esplosivi secondarî che servono a far detonare francamente quelli principali costituenti la massima parte di una carica, ad esempio, di teste di siluro, granate e simili.
Soprattutto quando si adoperano esplosivi di sicurezza o molto sordi all'urto (tritolo, schneideriti, ecc.), è necessario assicurare la completa detonazione nella massa dell'esplosivo con un innesco, cioè con un esplosivo secondario che viene fatto detonare dalla capsula. Così, per innescare gomme militari (al 92% di nitroglicerina) in cariche libere all'aperto si usa un innesco di fulmicotone secco che viene fatto esplodere dal detonatore a fulminato; per far esplodere la carica di un siluro a tritolo fuso si adopera un innesco di tritolo cristallizzato, il quale a sua volta è fatto detonare da fulminato di mercurio o azoturo di argento. L'innesco secondario costituisce dal 5 al 10% in media del peso della carica totale. Esso può essere contenuto, in particolari casi, entro una guaina metallica, con la qual cosa risulta notevolmente aumentata la sua potenza dirompente nei riguardi dell'esplosivo primario.