Sinibaldo Fieschi dei conti di Lavagna (Genova 1195 circa - Napoli 1254). Cardinale dal 1227, fu eletto pontefice nel 1243 e si scontrò subito sul tema del primato con l'imperatore Federico II e poi con suo figlio Corrado IV (1228-1254). Questi, tuttavia, al momento della sua morte (1254) affidò al papa la tutela del figlio Corradino, che I. fece appena in tempo a riconoscere re di Sicilia prima di morire anch'egli.
Celebre canonista; fu creato vice-cancelliere della Chiesa e cardinale (1227), poi rettore della Marca d'Ancona (1235-40). Forse fu del partito che, nel duello impegnato dalla Chiesa con l'Impero, sperò a lungo in una composizione. Ma eletto pontefice (1243) dopo un anno e mezzo di sede vacante, mentre pur continuavano le trattative con Federico II, fuggì improvvisamente a Lione, dove convocò un concilio che scomunicò e depose l'imperatore bandendo contro di lui la crociata (1245). Dopo la morte di Federico (1250), cui aveva contrapposto come re di Germania prima il langravio di Turingia, Enrico Raspe (1246), poi (1247) Guglielmo d'Olanda, lasciò Lione e nel 1253 rientrò definitivamente a Roma. Risorta la minaccia sveva con Corrado IV, iniziò trattative con Riccardo di Cornovaglia, per infeudargli la Sicilia. Ma nominato dallo stesso Corrado IV in punto di morte tutore del figlio Corradino, accettò la tutela riconoscendo al pupillo il regno di Sicilia, di cui prese subito possesso. Morì mentre Manfredi, fuggito a Lucera, si apprestava a far risorgere per breve tempo le fortune del padre Federico II. Come canonista, lasciò un Apparatus in quinque libros decretalium (1a ed. 1477), che gli dà tra i decretalisti un posto di primissimo piano, e alcuni scritti minori tra cui un Apologeticus de iurisdictione Imperii et auctoritate Romani Pontificis (non sicuramente identificato); tra i molti contributi che restarono acquisiti alla scienza del diritto si ricorda in particolare la sua geniale teoria della persona giuridica. Né va trascurata la sua opera di legislatore (Decretales Innocentii IV, commentate dai maggiori canonisti del sec. 13º).