Antonio Pignatelli (Spinazzola 1615 - Roma 1700), membro della principesca famiglia napoletana, nunzio a Vienna (1668), cardinale (1681), poi arcivescovo di Napoli (1687), successe dopo lunghissimo conclave ad Alessandro VIII (1691). Si distinse per le attività assistenziali, indirizzando al lavoro presso l'ospizio di San Michele a Ripa i giovani poveri e gli emarginati, e per lo zelo riformatore nei costumi: nel 1692 con la bolla Romanum decet pontificem fu condannato il nepotismo e venne vietata la vendita di dignità ecclesiastiche; nel 1694 fu creata una Congregazione per la disciplina e la riforma dei regolari. In campo politico la sua moderazione gli permise di comporre annose discordie con la Francia di Luigi XIV (nel 1693 fu ritirato l'ordine reale d'insegnare nelle scuole i quattro articoli delle libertà gallicane). Nel 1699, anche a causa dell'insistenza del sovrano francese, condannò la dottrina quietista di F. Fénelon.