INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica)
INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica) Ente di diritto pubblico istituito con il d. legisl. 479/1994, con sede a Roma. Sottoposto alla vigilanza del ministero del Lavoro e della Previdenza sociale e del ministero del Tesoro, svolgeva le funzioni che l’ordinamento attribuiva precedentemente ad altri enti poi soppressi e confluiti tutti nell’INPDAP con lo stesso decreto legislativo. Tali enti erano: l’ENPAS (Ente Nazionale Previdenza Assistenza dipendenti Statali), l’INADEL (Istituto Nazionale Assistenza Dipendenti Enti Locali), l’ENPDEP (Ente Nazionale Previdenza Dipendenti Enti diritto Pubblico) e le casse di previdenza amministrate dal ministero del Tesoro (Cassa per le pensioni per i dipendenti degli enti locali, Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate, Cassa per le pensioni ai sanitari, Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari e ai coadiutori). In seguito a tale accorpamento, l’INPDAP si è proposto fino a tutto il 2011 come il secondo grande polo previdenziale dopo l’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale), principale ente previdenziale italiano dei lavoratori dipendenti del settore privato e dei lavoratori autonomi. Insieme, i due enti previdenziali hanno rappresentato la quasi totalità del primo pilastro del sistema pensionistico italiano, che offre la componente di base, pubblica e obbligatoria, della previdenza; il secondo e il terzo pilastro concernono, rispettivamente, la previdenza complementare, tramite l’adesione a fondi pensioni aperti o chiusi e a piani pensionistici individuali, e la previdenza integrativa privata, attraverso la stipula di apposite polizze assicurative. Competeva all’INPDAP la gestione dei fondi previdenziali dei dipendenti della pubblica amministrazione. La sua attività si articolava principalmente in: erogazione delle pensioni di vecchiaia, anzianità, superstiti, inabilità nonché delle indennità di fine rapporto (TFR) e buona uscita per i dipendenti statali sulla base dei contributi previdenziali e assistenziali versati dai dipendenti stessi; concessione di piccoli prestiti, finanziamenti e mutui a tassi agevolati, sia per i dipendenti ancora in servizio, sia per i pensionati. Offriva inoltre, a favore dei medesimi soggetti e dei loro familiari, anche servizi di tipo socio-assistenziale consistenti in una serie di agevolazioni e prestazioni (per es., borse e assegni di studio, master postuniversitari ecc. per i figli dei dipendenti pubblici o iniziative di carattere socioculturale per gli anziani).
Con il d. legisl. 201/2011 (cosiddetto decreto Salva-Italia), convertito con modifiche nella l. 214/2011, l’INPDAP è stato soppresso a partire dal 1° gennaio 2012 e le relative funzioni sono state attribuite all’INPS, succeduto in tutti i suoi rapporti attivi e passivi.