INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale)
INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) Ente di diritto pubblico derivato dalla Cassa nazionale di previdenza per la vecchiaia degli operai, istituita con l. 350/1898, che nel 1919 assunse la denominazione di Cassa nazionale per le assicurazioni sociali e nel 1933 la denominazione attuale. È il principale ente previdenziale del sistema pensionistico italiano. Con la sua istituzione è diventata obbligatoria (con sistema prima a capitalizzazione e poi a ripartizione) l’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti sia per i lavoratori dipendenti del settore privato, sia per la maggior parte di quelli autonomi, per es. coltivatori diretti, mezzadri e coloni, artigiani ed esercenti attività commerciali. Dal 2012 l’INPS rappresenta la quasi totalità del primo pilastro del sistema pensionistico italiano, che offre la componente di base, pubblica e obbligatoria, della previdenza: con il d. legisl. 201/2011 (cosiddetto decreto Salva-Italia), convertito con modifiche nella l. 214/2011, l’INPDAP (➔), che di quel pilastro faceva parte integrante, è stato soppresso a partire dal 1° gennaio 2012 e le relative funzioni sono state attribuite all’INPS, che gli è succeduto in tutti i suoi rapporti attivi e passivi. ● Tradizionalmente l’attività principale dell’INPS consiste nella gestione dei contributi previdenziali, versati dai dipendenti nel corso della loro attività lavorativa, e nella erogazione delle pensioni di natura previdenziale (pensione di vecchiaia, di anzianità, ai superstiti, assegno di invalidità, pensione di inabilità, pensione in convenzione internazionale per il lavoro svolto all’estero) e di natura assistenziale (integrazione delle pensioni al trattamento minimo, assegno sociale, invalidità civili). Provvede inoltre al pagamento di tutte le prestazioni a sostegno del reddito dei dipendenti, come per es. disoccupazione, indennità di malattia, indennità di maternità, cassa integrazione, trattamento di fine rapporto, e di quelle che agevolano coloro che hanno redditi modesti e famiglie numerose, come l’assegno per il nucleo familiare. Nel 1996 le competenze dell’INPS sono state estese ai lavoratori parasubordinati (collaboratori coordinati e continuativi, professionisti e venditori porta a porta), fino ad allora privi di copertura previdenziale.
Nel 1998 è stata avviata una ristrutturazione organizzativa dell’istituto con un’articolazione su più livelli: il presidente, che ha la legale rappresentanza dell’ente; il consiglio di amministrazione, formato da 8 membri, che è responsabile della gestione e predispone i bilanci; il consiglio di indirizzo e vigilanza, composto da 24 membri, che rappresenta tutte le forze sociali e ha il compito di fissare gli obiettivi strategici e di approvare i bilanci; il direttore generale, che è il responsabile dell’attività dell’ente e del conseguimento degli obiettivi; il collegio dei sindaci e il magistrato della Corte dei conti, che esercitano le funzioni di controllo; i comitati regionali e provinciali che, a livello locale, partecipano alla gestione dell’INPS.
Al 31 dicembre 2010 i lavoratori iscritti all’INPS erano 20 milioni, mentre i beneficiari delle prestazioni pensionistiche erano 13,8 milioni, con 190 milioni di euro di importi erogati per rate di pensione e invalidità civile (dati ISTAT).