insano
Una sola volta e in rima, riferito ad Atamante che, impazzito per opera di Giunone, divenne tanto insano (lf XXX 4) da vedere nella moglie e nei figli una leonessa con i leoncini. Tutto il passo dantesco ricalca Ovidio (Met. IV 512 ss.); l'aggettivo, tra i numerosi usati dal poeta latino, riprende più direttamente amens, mentre male sana, insania sono detti per Ino la moglie di Atamante.