inscritto (iscripto)
Si registra una sola volta, in Cv I VIII 5 come... quando uno medico donasse a uno cavaliere inscritti li Aphorismi d'Ipocras ovvero li Tegni di Galieno, nel senso di " trascritti ", " copiati ", con riferimento implicito all'opera dell'amanuense, secondo la lezione della '21, mentre le edizioni Simonelli e Busnelli-Vandelli recano scritti; in quest'ultima si legge(Il 48 n. 13): " Dei codici alcuno importante omette la parola; altri hanno o inscritti o solo iscritti... la successione delle lezioni potrebbe essere scritti - iscritti - inscritti. La lezione inscritti, adottata nell'edizione critica [la '21], ci sembra mal sostenibile: inscritti in che? ".
In Pg II 44, il Petrocchi legge Da poppa stava il celestial nocchiero, / tal che faria beato pur descripto, ma (Introduzione 189-190) considera accettabile anche l'altra lezione, accolta dalla '21, parea beato per iscripto. per le questioni relative a questo passo, v. pure DESCRIVERE.