insollare
Unicamente in Pg V 18 la foga l'un de l'altro insolla, " l'un pensiero, il sopravveniente o secondo, insolla, cioè indebolisce [" debilitat ", Serravalle; e " indebolire " intendono per lo più gli altri commentatori moderni], la viva attività o foga, dell'altro, cioè del primo pensiero " (Scartazzini-Vandelli). Analogamente già il Buti (" rende vano "; così il Vellutello); ma Benvenuto costruisce diversamente: " la foga, idest pressura, de l'altro, scilicet, cogitaminis secundario advenientis, insolla l'un, idest, privat, vel debilitat primum ".
Il verbo (di cui esiste anche la forma ‛ insollire ': cfr. Parodi, Lingua 281) è tratto dall'aggettivo ‛ sollo ' (If XVI 28, Pg XXVII 40), " molle ", " morbido ", " cedevole ", ancor vivo nel senese e nell'Amiata.