insurgere
" Elevarsi ", " slanciarsi ": in Pg XXVI 96 Quali ne la tristizia di Ligurgo [nel dolore per la morte del figlioletto] / si fer due figli a riveder la madre, / tal mi fec'io, ma non a tanto insurgo [" non a tanto mi stendo ", Vellutello; " non mi slancio sino a questo punto "], quand'io odo nomar sé stesso il padre / mio e de li altri miei miglior che mai / rime d'amor usar dolci e leggiadre: D. confronta il suo atteggiamento verso il Guinizzelli, incontrato tra i lussuriosi, con l'atto di Toante ed Euneo, figli di Isifile, che, quando videro la madre sul patibolo, si lanciarono tra le fiamme per abbracciarla e liberarla.