integratore
integratóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di integrare "che opera un'integrazione"] [ELT] Circuito i. (o, assolut., i. s.m.): dispositivo circuitale quadripolare a elementi passivi (resistori, condensatori, induttori) e attivi (transistori) il cui segnale d'uscita è, a parte eventuali costanti additive o moltiplicative, l'integrale nel tempo del segnale applicato all'ingresso. Due tipici i. passivi sono l'i. a resistenza-capacità, o i. RC (fig. 1) e l'i. a induttanza-capacità, o i. LC (fig. 2); la tensione del segnale d'uscita Vu approssima l'integrale nel tempo della tensione del segnale d'ingresso Vi tanto meglio quanto maggiore è la resistenza R nel primo caso o la reattanza corrispondente all'induttanza L nel secondo caso. Risultati migliori s'ottengono peraltro con un amplificatore operazionale; per lo schema della fig. 3 si ha: Vu(t)=(RC)-1∫₀tVi(t)dt+Vi0, essendo Vi0 la tensione d'ingresso all'istante iniziale t=0. ◆ [MTR] Strumento i.: strumento di misura che integra ed eventualmente totalizza nel tempo i valori di una grandezza; sono di tal genere, per es., vari misuratori di flusso e i misuratori di energia elettrica correntemente detti contatori elettrici (in quanto l'energia elettrica da essi misurata in un dato intervallo di tempo è pari all'integrale temporale della potenza elettrica istantanea in quell'intervallo di tempo). ◆ [OTT] Tavolino i.: accessorio del microscopio ottico che consente di spostare micrometricamente il preparato nel campo d'osservazione.