integro
L'aggettivo (sempre con accento piano, due volte in rima) ricorre con significati sensibilmente diversi.
In If VII 126 dir nol posson con parola integra, sta per " intera ", e si tratta delle parole che gli accidiosi si gorgoglian nella gola strozzata dal fango e non possono articolare con pronunzia " compiuta " (cfr. intero suono, Pg XXVII 28, e loquela intera, Pd XXVII 134). Figurato in Pd XXVII 8 oh vita intègra d'amore e di pace," perfetta, tutta e soltanto amore e pace " (Chimenz; più ampiamente Benvenuto: " Idest, perfecta per omnes suas partes ad differentiam vitae mortalis, quae est defectiva, diminuta, in odio et bello ". Con diversa metafora, in Rime dubbie V 36, è detto della donna: ahi dio, quant'è integra! (" nei riguardi del marito, probabilmente ", contini; quindi " fedele ").