Intelligenza Aumentata
loc. s.le f. Il contributo offerto da risorse e sistemi informatici all’ampliamento delle facoltà intellettive umane.
• Il nostro obiettivo non dev’essere l’Intelligenza Artificiale ma l’Intelligenza Aumentata. Cioè l’insieme dei dispositivi che trasformano la massa dei dati «in informazioni utili a migliorare il lavoro e la vita di ogni giorno». L’uomo, insomma, resta centrale e, con lui, l’esperienza professionale e il bagaglio culturale grazie ai quali può trarre le giuste sintesi dai dati che possiede. (Edoardo Segantini, Corriere della sera, 7 novembre 2015, p. 26, Idee & opinioni) • L’Intelligenza Artificiale, che noi preferiamo chiamare «Intelligenza Aumentata», ponendo così l’essere umano al centro, introduce nuovi paradigmi che devono essere condivisi, affrontati e discussi insieme da tutti i protagonisti coinvolti: imprese, istituzioni, scuole e università. Solo così si potranno cogliere concretamente tutte le opportunità sociali ed economiche di questa nuova era cognitiva. (Francesco Stronati, Avvenire, 22 aprile 2017, p. 17, Economia & lavoro).
- Composto dal s. f. intelligenza e dal p. pass. e agg. aumentato, ricalcando l’espressione ingl. augmented intelligence.