interaction design
<intërä'kšn diʃàin> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Espressione usata per definire la specializzazione del product design che studia le relazioni tra l’uomo e i dispositivi computerizzati interattivi, l’integrazione di tali dispositivi in oggetti e in contesti d’uso, la loro usabilità e la loro capacità reale di migliorare la funzionalità e la comprensibilità degli artefatti e di conseguenza la qualità della vita del loro utilizzatore. L'i. d. prende a prestito la teoria e la tecnica dalla progettazione tradizionale, affiancandole ad approcci teorici e prassi proprie di altre discipline (sociologia, antropologia, psicologia, ingegneria, estetica, marketing) in una sintesi gestaltica di procedure progettuali rivolte a definire l’esperienza di fruizione di manufatti, ambienti e sistemi. Tale disciplina non si occupa soltanto di dispositivi fisici, ma anche dell'articolazione e dell’interconnessione dei servizi, dei beni immateriali (come per es. la musica, la produzione d’immagini, la cinematografia, l’informazione) e delle telecomunicazioni, e della loro contestualizzazione temporale e culturale. La tecnologia non è vista soltanto come un contenuto addizionato, un amplificatore di performance di un bene, ma è utilizzata per il suo futuribile potenziale espressivo, poetico e sociale. L'espressione i. d. è stata utilizzata già nei primi anni Ottanta del secolo scorso dagli studiosi Bill Verplank e Bill Moggridge per indicare un superamento dell’approccio allora definito user-interface design, basato fondamentalmente sulle interfacce d’uso dei prodotti tecnologici. Lo stesso Moggridge, insieme a David Kelley e Mike Nuttel, ha fondato nel 1991 a Palo Alto (California, USA) il laboratorio IDEO, studio di consulenza basata sui concetti di i. d. e user centered design, ossia un approccio in grado di fornire servizi di organizzazione e progettazione di applicazioni per l’interazione tra il sistema cognitivo umano e i sistemi per l’elaborazione delle informazioni, e di ideare prodotti appropriati per gli usi nei vari campi del lavoro, dell’educazione, del divertimento.