interazione
Influenza reciproca tra più elementi, o tra individui, organizzazioni, istituzioni e variabili economiche, come prezzi, spese e quantità. L’analisi economica si è tradizionalmente soffermata su due forme fondamentali di interazione. La prima è il commercio, per cui l’i. tra acquirenti e venditori (domanda e offerta) in un mercato determina un’allocazione delle risorse vantaggiosa per entrambe le parti. La seconda è l’industria, per cui la divisione e la specializzazione del lavoro, nonché l’i. tra forza lavoro e tecniche di produzione, generano un aumento materiale dei beni prodotti, e perciò un incremento della ricchezza. Il modello standard dell’equilibrio economico generale (➔ equilibrio competitivo) si concentra solo sul primo tipo di i., quello dello scambio tra consumatori e produttori. Il problema economico tipico che viene affrontato è quello di trovare quei prezzi che permettono un’allocazione ottima delle risorse date. L’i. è coordinata esclusivamente dai prezzi, poiché nel modello standard si assume che gli agenti prendano una decisione (di acquisto o di vendita) sulla base dell’informazione contenuta nei prezzi, trascurando ogni altra forma di i. e di comunicazione, quindi anche la possibilità di apprendimento e imitazione tra individui.
Utilizzando la teoria dei giochi (➔ giochi, teoria dei), molti modelli di equilibrio economico hanno incluso nell’analisi una ulteriore forma di i. tra gli agenti, ovvero l’i. strategica. Ogni individuo prende una decisione tenendo conto di quale potrebbe essere la risposta migliore di ogni altro individuo alla propria azione e del fatto che le possibilità di azioni di ciascuno sono conoscenza comune. L’equilibrio in questi modelli (equilibrio di Nash, ➔ Nash, John Forbes) è costituito da un profilo di strategie in cui nessun individuo (giocatore) ha interesse a cambiare strategia unilateralmente. Se l’i. tra gli agenti venisse descritta da una rete (network), ricorrendo alla teoria dei grafi (➔ grafi, teoria dei), l’i. implicita nei modelli di teoria dei giochi sarebbe espressa da un grafo completo (in cui tutti i nodi, rappresentanti i giocatori, sono connessi tra loro). Inoltre, ciascun giocatore utilizzerebbe completamente e coscientemente ogni collegamento. Analisi basate sull’idea dell’economia come un sistema complesso prendono anch’esse le mosse dal presupposto di una costante i. tra gli individui, ai quali però non viene necessariamente attribuito un potere di ragionamento e di calcolo come quello conferito dalla teoria dei giochi. Inoltre, è possibile che le i. siano solo locali, cioè che ogni individuo interagisca solo con alcuni individui e non con altri. Questo tipo di analisi si incentra sullo studio del comportamento aggregato, risultante dall’i. di comportamenti individuali relativamente semplici, ma caratterizzati dal continuo adattamento all’ambiente circostante.