INTERCISA
(Intercisa). − Castrum romano della Pannonia Inferiore, di grande importanza già nel I sec. d. C., sulla linea Aquincum-Sirmium, sulla sponda destra del Danubio. Identificata con la località moderna di Nunapentele, in Ungheria. Oltre ad essere conosciuta quale statio del Publicum Portorium Illyrici [C. I. L., iii, 10301: Cosmus, pr(aepositus) st(ationis)] il centro risulta essere stato perno della difesa dell'Impero contro il barbaricum d'oltre il Danubio, per precludere l'infiltrazione delle turme di rapinatori: ad clandestinos latrunculorum transitus (C. I. L., iii, 10313-10314). Dagli scavi finora condotti in questa località sono venuti alla luce, oltre alla cinta verso O (di una lunghezza di m 18o), le tracce di un'altra prima cinta di terra, sicuramente del I sec. d. C.: l'altra, in pietra è da assegnare con molta probabilità al Il secolo. La porta decumana è affiancata da due torri quadrate. Nell'interno del castrum furono messi in luce più edifici, tutti di carattere prettamente militare, tra cui anche le terme con un altare dedicato a Diana e con un ambiente terminante in abside. Nel periodo di rifacimento del limes (l'età di Valentiniano), il centro fu cinto da tre fossata e la vita riprese un certo splendore documentato da una grande sala colonnata con tracce di pittura parietale. La necropoli si estendeva tutt'intorno alla città.
Bibl.: St. Paulovics, in Arch. Ert., 1906, pp. 221-275; 1907, p. 141 ss.; 1908, p. 343 ss.; 1909-1912; Vulic, in Pauly-Wissowa, IX, 1916, c. 1609, s. v., n. 2; Z. Oroszlan, Asatas Dunapentélén, in Arch. Ert., 1922, p. 95 ss.; A. Alföldi, in Arch. Ert., 1941, pp. 40-48.