interesse
interesse in matematica finanziaria, somma corrisposta a titolo di compenso a chi presta un capitale. È uguale alla differenza tra capitale restituito (detto anche montante) e capitale prestato (→ operazione finanziaria). La somma aggiuntiva restituita come interesse è funzione del tempo, cioè del periodo che intercorre tra il momento in cui si ottiene il prestito e il momento della sua restituzione, del capitale prestato e del → tasso di interesse.
Nel regime della → capitalizzazione semplice, l’interesse prodotto è sinteticamente chiamato interesse semplice ed è proporzionale al tempo t, al capitale iniziale C e al tasso di interesse i: I = C ⋅ i ⋅ t. Tasso di interesse e tempo devono essere riferiti alla stessa unità di misura e quindi, per esempio, se il tasso d’interesse è semestrale, allora l’unità di misura del tempo deve essere il semestre. Nel regime della → capitalizzazione composta, l’interesse, detto interesse composto perché per ogni periodo unitario si calcola l’interesse anche sul montante maturato, è invece legato al tempo t da una legge esponenziale ed è dato dalla differenza tra il montante e il capitale iniziale: I = M − C = C ⋅ [(1 + i)t − 1]. In un piano di restituzione di un prestito (→ ammortamento), qualunque sia il metodo di calcolo, la rata che viene periodicamente versata comprende una quota interessi, che è uguale all’interesse calcolato sul debito residuo, cioè sul capitale ancora da restituire, per il tempo intercorrente tra una rata e l’altra.