interfaccia
interfàccia [Der. dell'ingl. interface, comp. di inter- e face "faccia"] [LSF] Ente che agisce da elemento comune, in parte di separazione e in parte d'interscambio, tra due o più altri enti. ◆ [ELT] Dispositivo di connessione e adattamento tra due sistemi funzionanti con modalità diverse; in partic., il dispositivo di un calcolatore elettronico che, ricevendo segnali di un certo tipo da una determinata unità, li trasforma in modo che essi possano essere utilizzati da un'altra unità: per es., tra l'unità di calcolo centrale e una stampante. ◆ [CHF] [FML] La superficie di separazione tra due fasi di un sistema (per es., tra un liquido e un solido), in corrispondenza della quale si presentano caratteristiche particolari determinate dalla differenza di distribuzione delle forze intermolecolari tra l'interno e la superficie di una fase: i. liquido-cristallo (v. liquido, stato: III 455 a), i. liquido-gas o liquido-vapore (v. liquido, stato: III 453 e), ecc.: v. interfacce tra fasi fluide; anche, meno specific., tra sostanze diverse nella stessa fase (i. tra liquidi immiscibili, i. metallo-semiconduttore, ecc.). ◆ [FSD] I. vicinali e non vicinali: v. cristalli, crescita di: II 40 b. ◆ [ACS] Onde d'i.: v. onde elastiche superficiali nei solidi: IV 277 a. ◆ [FML] Struttura dell'i.: v. interfacce tra fasi fluide: III 262 b.