Vedi International Seabed Authority dell'anno: 2015 - 2016
Autorità internazionale per i fondali marini
L’Autorità internazionale per i fondali marini (ISA) venne istituita nel 1994 in base alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) tramite un accordo che prevedeva l’attuazione della Parte XI di quest’ultima. Attraverso l’ISA gli stati parte dell’ UNCLOS possono organizzare e controllare le attività connesse alla gestione delle risorse minerarie nell’area marittima esterna alle giurisdizioni nazionali. L’ISA è divenuta un’organizzazione internazionale pienamente operativa nel giugno del 1996, quando stabilì il proprio quartier generale a Kingston, in Giamaica.
Il maggior punto debole dell’ISA è rappresentato dalla mancata adesione degli Stati Uniti, l’unica grande potenza marittima a non farne parte. Gli USA non hanno infatti ratificato l’UNCLOS, principalmente per l’opposizione alle clausole che rendevano obbligatoria la richiesta dei permessi e imponevano una tassazione sull’estrazione dei minerali dai fondali, ma anche l’obbligo di divulgazione delle tecnologie e il sistema di distribuzione delle risorse economiche incontravano la contrarietà di Washington. Sebbene l’Accordo per l’implementazione della Parte XI dell’UNCLOS rispondesse alle richieste statunitensi, mitigando le disposizioni della Convenzione, ancora oggi gli USA non fanno parte dell’ISA, nonostante già nel 2007 la Commissione affari esteri del Senato avesse raccomandato alla Casa Bianca di procedere alla ratifica.
L’organo principale dell’ISA è l’Assemblea. Essa detiene il potere sulle principali decisioni politiche ed è composta da un rappresentante per ciascuno stato membro. L’Assemblea procede all’elezione del Consiglio e del segretario generale, approva il budget biennale e stabilisce l’entità dei contributi che i membri devono versare. Inoltre approva le norme, i regolamenti e le procedure in materia di prospezione, esplorazione e sfruttamento.
Il Consiglio è, invece, l’organo esecutivo. È composto da 36 membri eletti in seno all’Assemblea e definisce le politiche dell’organizzazione. Il Segretariato svolge, infine, attività di supporto agli altri organi dell’ISA, fornendo informazioni e redigendo rapporti specifici.
Albania, Algeria, Angola, Antigua e Barbuda, Arabia Saudita, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Bahamas, Bahrain, Bangladesh, Barbados, Belgio, Belize, Benin, Bielorussia, Bolivia, Bosnia-Erzegovina, Botswana, Brasile, Brunei, Bulgaria, Burkina Faso, Camerun, Canada, Capo Verde, Ciad, Cile, Cina, Cipro, Comore, Congo (Repubblica), Congo (Repubblica Democratica), Isole Cook, Corea (Repubblica), Costa d’Avorio, Costa Rica, Croazia, Cuba, Danimarca, Dominica,
Egitto, Estonia, Figi, Filippine, Finlandia, Francia, Gabon, Gambia, Georgia, Germania, Ghana, Giamaica, Giappone, Gibuti, Giordania, Grecia, Grenada, Guatemala, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Guyana, Haiti, Honduras, India, Indonesia, Iraq, Irlanda, Islanda, Italia, Kenya, Kiribati, Kuwait, Laos, Lesotho, Lettonia, Libano, Liberia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Madagascar, Malawi, Malaysia, Maldive, Mali, Malta, Marocco, Isole Marshall, Mauritania, Maurizio, Messico, Micronesia, Moldavia, Monaco, Mongolia, Montenegro, Mozambico, Myanmar, Namibia, Nauru, Nepal, Nicaragua, Niger, Nigeria, Niue, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Paesi Bassi, Pakistan, Palau, Panamá, Papua Nuova Guinea, Paraguay, Polonia, Portogallo, Qatar, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Federazione Russa, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone, Samoa, São Tomé e Príncipe, Senegal, Serbia, Seychelles, Sierra Leone, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Somalia, Spagna, Sri Lanka, Sudafrica, Sudan, Suriname, Svezia, Svizzera, Tanzania, Thailandia, Timor Est, Togo, Tonga, Trinidad e Tobago, Tunisia, Tuvalu, Ucraina, Uganda, Ungheria, Unione Europea, Uruguay, Vanuatu, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe.