internautico
agg. Da internauta, relativo alla navigazione nella rete telematica.
• L’indotto internautico è fatto di siti, suonerie per i telefonini, fan club su Facebook, gruppi di discussione, slavisti commossi e scherzetti puerili (dilagano i falsi link che promettono cose sensazionali e conducono al trololololò, come qualche anno fa avveniva per le canzonette anni Ottanta di Rick Astley: il cosiddetto Rickroll). (Pier Andrea Canei, Sole 24 Ore, 14 marzo 2010, p. 53, Musica) • La rabbia e l’intolleranza, ingredienti dell’essere umano ma amplificate dalla crisi perdurante, prendono il sopravvento e diventano fiumi capaci di travolgere qualunque detrito di civiltà. Basti pensare a quanto accaduto in questi giorni, con le aggressioni internautiche a una ragazza gravemente ammalata, rea di aver difeso la liceità della sperimentazione animale (con argomenti anche discutibili), o con gli insulti telematici a [Pier Luigi] Bersani, esponente caricaturale e sulfureo del «Palazzo». (Tobia Zevi, Unità, 9 gennaio 2014, p. 15, Forum) • Per denunciare il «virtuale» essi diranno: «Bisogna riconnettersi al reale» senza accorgersi che la modalità di ritorno al reale che propongono è ancora quella della tecnologia. Se la parola nexus rimandasse all’opera minuziosa del tappezziere, o al nodo di un intrigo la cui soluzione ci sfugge, la «riconnessione» potrebbe avere un senso critico. Ma siccome questo termine resta attaccato all’immagine internautica del legame istantaneo e pulsionale, il loro sforzo concettuale è rovinato dalla miseria delle loro mani. È questa l’affermazione centrale dei lavori di Matthew Crawford: «Il senso del “problema della tecnologia” è praticamente il contrario di ciò che generalmente si dice: ciò che pone problema, non è la “razionalità strumentale”, ma il fatto che viviamo in un mondo che, infatti, non sollecita la strumentalità incarnata che è consustanziale al nostro essere». (Fabrice Hadjadj, Avvenire, 5 marzo 2017, p. 26, Agorà).
- Derivato dal s. m. e f. internauta con l’aggiunta del suffisso -ico.
- Già attestato nella Stampa del 1° luglio 2001, Universo Informatica, p. 18.