Internet
La rete delle reti
La rete Internet comprende molti servizi diversi e, soprattutto, si sviluppa e cambia continuamente, quindi non è di facile definizione. La sua caratteristica fondamentale è di essere una rete di comunicazione non gerarchica, cioè senza un vero e proprio centro, tra computer in grado di scambiare dati tra loro. Ci consente di accedere a informazioni provenienti da tutto il mondo, in forma di testi, immagini, musica e programmi; di scambiare opinioni con persone che condividono i nostri interessi; di acquistare prodotti in qualunque momento; di compilare la dichiarazione dei redditi senza uscire di casa, e molte altre cose ancora
Come spesso è avvenuto in altri settori, pur essendo oggi una tecnologia di uso civile, Internet è nato in ambito militare. Alla fine degli anni Sessanta negli Stati Uniti, in piena guerra fredda, il Dipartimento della Difesa cominciò a progettare una rete di comunicazione in grado di continuare a funzionare anche se parzialmente danneggiata da eventuali attacchi militari nemici. Una rete, quindi, con tanti nodi tutti della stessa importanza in modo che l'informazione potesse trovare sempre una via alternativa a quella danneggiata.
Il progetto fu affidato all'agenzia di ricerca della difesa statunitense ARPA (Advanced research projects agency), e il risultato fu la rete ARPAnet, che nella sua prima fase nel 1969 collegava ben… quattro nodi! In seguito però il progetto si è evoluto secondo filoni di ricerca diversi da quello militare, e al primo nucleo costituito da ARPAnet si sono associate via via altre reti diverse, in grado di comunicare tra loro grazie all'uso di regole condivise, dette protocolli.
Presto l'uso delle reti informatiche si diffuse, soprattutto nelle università, come modo per condividere idee e strumenti di lavoro, favorendo scambi e contatti specialmente attraverso l'introduzione della posta elettronica, nata nel 1971 a opera dello statunitense Ray Tomlinson.
È con il 1983 e con la separazione della rete militare da quella civile che si comincia a parlare più propriamente di Internet. Da allora, la rete si arricchisce ininterrottamente di nuovi contenuti con il processo di digitalizzazione delle informazioni, e di nuovi utenti con la diffusione dei personal computer.
Procedendo ancora a grandi balzi nella storia della rete per avvicinarci a Internet così come oggi lo conosciamo, dobbiamo ricordare almeno altri due momenti di svolta. Il primo è l'introduzione del World wide web (WWW) nel 1991, da parte di Tim Berners Lee, un ricercatore inglese del CERN di Ginevra. Questa tecnologia consente la navigazione ipertestuale tra documenti correlati, le pagine (o siti) web. L'altro momento importante fu, nel 1993, l'ideazione del browser (cioè un programma per la consultazione delle stesse pagine web) Mosaic a opera di Marc Andressen ed Eric Bina. Mosaic fu il primo programma a permettere di visualizzare sul monitor non più soltanto testi, ma anche immagini, aprendo la strada alla diffusione anche su Internet di contenuti multimediali.
L'ampliamento delle risorse disponibili sulla rete, assieme a una maggiore facilità di accesso, ha spinto la diffusione di Internet oltre il circuito universitario, aprendo alla dimensione commerciale. In Italia, un passo decisivo per arrivare al grande pubblico è stato il cosiddetto free Internet promosso dai fornitori di accesso alla rete a partire dal 1999: da allora non siamo più costretti a pagare un abbonamento per accedere alla rete, ma ci basta disporre di una linea telefonica per farlo al costo di una normale telefonata urbana.
Internet è oggi costituito da un vasto insieme di reti o sottoreti di computer che, pur diverse per caratteristiche fisiche e tecniche, riescono a comunicare tra loro, perché usano una serie di regole di funzionamento condivise, dette protocolli. Il più importante, che permette la stessa connessione tra computer, è il TCP/IP (Transmission control protocol/Internet protocol), che a sua volta coordina una serie di altri protocolli, ciascuno preposto a una specifica attività. Per esempio, per scaricare e trasferire file si usa il protocollo FTP (File transfer protocol); per scambiare la posta, il protocollo SMTP (Simple mail transfer protocol); e ancora, tra gli altri, quello forse più noto, l'HTTP (Hyper text transfer protocol), è il protocollo usato per navigare sul web.
Sulla rete i segnali viaggiano divisi in porzioni, o pacchetti. Ciascun pacchetto prende autonomamente una propria strada, che non è detto sia quella più breve e diretta tra luogo di partenza e di destinazione e, una volta giunti a destinazione, i diversi pacchetti vengono ricomposti. Questa modalità di trasmissione consente di non impegnare la rete in maniera esclusiva.
Per collegarci a Internet attraverso il nostro computer dobbiamo, per lo più, avere un modem collegato alla linea telefonica e passare attraverso un Internet service provider (ISP), un fornitore di servizi i cui computer sono direttamente e continuamente connessi a Internet. L'ISP ci presta temporaneamente un indirizzo che ci identifica per la durata del nostro collegamento. A questo punto chiediamo di ricevere presso il nostro indirizzo una qualsiasi informazione o messaggio digitando l'indirizzo del nostro destinatario o dell'host, cioè del computer che ospita l'informazione che ci interessa.
Il WWW (World wide web), letteralmente "ragnatela estesa sul mondo", è l'area di Internet più utilizzata, insieme alla posta elettronica, al punto che spesso viene erroneamente identificato con Internet. Il web è in realtà un insieme di documenti ospitati su computer collegati alla rete e pertanto raggiungibili tramite Internet utilizzando il protocollo HTTP. I documenti, o pagine web, sono file (oggetti informatici) correlati tra loro secondo la logica dell'ipertesto, o piuttosto dell'ipermedia, visto che hanno la caratteristica di essere multimediali, composti cioè oltre che di testi, di fotografie, disegni, immagini animate, suoni, e così via. La correlazione tra i documenti è consentita dalla presenza di link o collegamenti che vengono in genere convenzionalmente segnalati da parole sottolineate e dal cambio di forma del cursore del mouse quando ci si passa sopra. I link esplicitano le relazioni logiche tra i contenuti dei singoli elementi, e quando vengono attivati (cliccati, in gergo) tramite un browser consentono la consultazione dei documenti correlati. Si tratta di un processo detto comunemente navigazione, dove sono gli utenti a scegliere interattivamente a ogni passo un percorso piuttosto che un altro tra quelli possibili: è quello che facciamo quando richiediamo informazioni ospitate in diversi hosts fornendo l'indirizzo simbolico o URL (Uniform resource locator), corrispondente all'indirizzo numerico IP di un sito suggeritoci da un amico o quando, navigando in una pagina, clicchiamo un qualsiasi link, che poi non è altro che un collegamento automatico all'indirizzo di una nuova pagina.
Oltre a seguire i link interni alle pagine, saper navigare nel web significa saper cercare le informazioni che ci interessano, che sono sicuramente molte di meno di quelle disponibili e che ci vengono proposte. La nostra abilità sta quindi nel selezionarle: devono essere appropriate al nostro scopo e certificate, riferibili cioè a una fonte autorevole e attendibile. Nella nostra ricerca possiamo partire utilizzando quei siti che svolgono funzione di accesso alla rete, detti genericamente portali, oppure i motori di ricerca. Nel primo caso possiamo trovare raccolte in guide o categorie le pagine relative a un argomento che ci interessa: consultiamo elenchi di pagine catalogate gerarchicamente per argomenti, procedendo quindi in maniera via via più dettagliata (per esempio, Sport-> calcio-> la squadra della città -> i giocatori della squadra). Se abbiamo invece una richiesta ben precisa, possiamo ricorrere ai motori di ricerca, programmi che esplorano continuamente la rete, visitano le pagine e le memorizzano associandole sulla base delle parole in esse contenute: quando noi interroghiamo un motore e digitiamo una parola che ci interessa, lui ci propone tutte le pagine dove l'ha già trovata.
Ciascuno di noi può inoltre, senza troppa difficoltà, inserire informazioni nella rete, creando e pubblicando pagine personali su siti che offrono uno spazio gratuito, se non addirittura acquistando un proprio personale indirizzo. Per far ciò possiamo usare programmi ormai abbastanza semplici che generano pagine HTML ‒ costruite con un linguaggio di marcatura (HyperText markup language) che ne precisa le caratteristiche grafiche e i collegamenti ad altri documenti ‒ o specifici sistemi, disponibili su alcuni siti, che consentono di creare i cosiddetti blog (o weblog). Un blog è una sorta di diario pubblicato sulla rete dove possiamo esprimere il nostro punto di vista sulle questioni che ci interessano e ospitare i commenti di chi ci viene a visitare. Quel che è importante per essere presenti in rete è farci trovare e farci conoscere e, soprattutto, aggiornare le informazioni.
Oltre alla comunicazione che si determina attorno ai siti o ai weblog, con scambio di opinioni o di link incrociati, esistono altri modi estremamente semplici di scambiare informazioni e opinioni tramite Internet, come la posta elettronica (e-mail) o la partecipazione a chat o forum, o newsgroup.
In particolare, l'utilizzazione delle e-mail è molto diffusa, sia per scambiare messaggi personali con gli amici sia per interagire rapidamente con diversi destinatari, inviando contemporaneamente, come file allegati, documenti di lavoro, progetti, immagini da condividere. Quando inviamo un messaggio di posta, questo viene ospitato in un server, che lo inoltrerà al computer del nostro destinatario solo quando lui consulterà la sua casella di posta collegandosi alla rete. È un tipo di comunicazione detta asincrona, che non presuppone cioè che mittente e destinatario siano connessi alla rete nello stesso momento. Cosa che invece accade nel caso della chat, una sorta di "chiacchierata" in tempo reale, in cui si dialoga tramite la tastiera del computer. Lo si può fare da una pagina web, oppure utilizzando un software specifico. Possiamo poi esprimere la nostra opinione su temi prescelti tramite i forum o confrontarci con persone che condividono i nostri interessi partecipando a newsgroup a essi dedicati e lì consultare i pareri dei partecipanti al gruppo, o ancora iscrivendoci a liste di discussione e ricevendo nella nostra casella di posta i messaggi degli iscritti. In tutti questi casi è possibile dire la nostra, porre quesiti o rispondere a domande poste da altri, ottenere risposte.
Tramite Internet si possono anche svolgere attività economiche. Per esempio, fare acquisti on-line attraverso il commercio elettronico (e-commerce), o controllare il proprio conto corrente bancario; si può dialogare con la pubblica amministrazione, accedere ai suoi servizi informativi, compilare documenti o pagare le multe, ottenere certificati senza doversi muovere da casa e al di fuori degli orari di apertura degli uffici (è il governo elettronico, o e-governement). Ci si può divertire ascoltando la radio su Internet, a distanze dove non arriva il normale segnale via etere, scaricare file musicali, oppure seguire un corso su argomenti che magari non vengono insegnati nella propria città (si parla in tal caso di e-learning). O ancora, lavorare insieme con persone fisicamente distribuite in luoghi distanti tra loro.
Quel che è più importante sottolineare è che, oltre a consentirci di svolgere queste e altre attività in modo più rapido, efficace e meno costoso di quanto avvenisse fino a pochi anni fa, Internet sta cambiando il modo stesso di comunicare e di condividere conoscenze: con il convergere di linguaggi propri di diversi media, con il moltiplicarsi dei contenuti disponibili e dei soggetti coinvolti nella rete, sono le opportunità di scambio a generare nuova informazione in un flusso continuo tra molti. La novità del fenomeno Internet è proprio nel ruolo sempre più attivo che affida al singolo utente. Nella rete ciascuno di noi è portato a interagire con gli elementi che la costituiscono, continuamente ricombinandoli. Si assiste oggi a una sempre maggiore personalizzazione dei servizi, legata a diversi tipi di utilizzo e facilitata dal diffondersi della banda larga e di terminali sempre più diversificati. In particolare, sono sempre più importanti i terminali in grado di seguirci nei nostri spostamenti, con il diffondersi delle tecnologie senza fili e dei cellulari di terza generazione compatibili con il protocollo TCP/IP, che permettono di accedere a Internet ovunque ci si trovi.