intrecciatoio
È il nome che si dava anticamente a un " ornamento femminile da porre sulle trecce, fatto di seta o di metallo, e talvolta guernito di perle " (Crusca).
Ricorre due volte nel Fiore: E se lor doni, dona gioelletti, / be' covriceffi e reti e'ntrecciatoi (LII 10); Vedete qui fermagli ch'e' le manda, / e queste anella e questi intrecciatoi (CXXXVIII 10). Il secondo passo trova corrispondenza in Roman de la Rose 12427 ss. " E vez ci de ses joelez, / cet fermail e cez noelez... ", cui Si sarà forse sovrapposta la memoria dei vv. 9271 ss. " Que me revalent ces garlandes, / Ces coifes a dorees bandes, / E cil dioré reçoer... ". L'associazione di ‛ rete ' e i. appare diffusa nei documenti antichi e doveva essere tipica (cfr. questi esempi del Libro dei Conti, citati dalla Crusca: " per una rete e intrecciatoio di perle ", " per un paio d'intrecciatoi e rete d'oro ").